Avocado: Marocco sei da record!

Il Paese nordafricano supera per la prima volta le 100 mila tonnellate esportate

Avocado: Marocco sei da record!

Il Marocco ha per la prima volta superato le 100 mila tonnellate nell’esportazioni di avocado, un risultato che conferma un trend positivo già avviato lo scorso anno, come riporta eastfruit.com. A contribuire a questo successo sono stati la qualità eccellente dei frutti, con dimensioni superiori alla media, e un clima favorevole e stabile. Nel frattempo, i mercati internazionali dell’avocado stanno affrontando cambiamenti importanti. L’offerta aumenta e inevitabilmente comprime i prezzi in diverse aree strategiche. La domanda, però, rimane forte, soprattutto in Europa e Nord America. Ma scendiamo ora nel dettaglio dei principali Paesi. 

In Italia, l’abbondanza di avocado Hass provenienti dal Perù ha causato un calo dei prezzi e innescato una sorta di guerra commerciale. Diversa la situazione per la varietà Pinkerton, che sta invece registrando un incremento delle vendite rispetto agli anni precedenti, grazie alla domanda crescente. Anche la Spagna mostra segnali di dinamismo, con un aumento sia delle esportazioni che delle importazioni nel primo trimestre del 2025. Francia, Paesi Bassi e Germania restano i principali acquirenti. Da segnalare anche la crescita delle importazioni dal Marocco e l’attesa di un forte afflusso di prodotto estivo, in particolare dal Perù. In Germania, i volumi di avocado destinati al mercato europeo sono aumentati del 37% rispetto allo scorso anno. Le grandi dimensioni dei frutti, però, stanno mettendo in difficoltà il mercato spot. La prevista riattivazione del traffico navale attraverso il Canale di Suez potrebbe ulteriormente amplificare l’offerta nei prossimi mesi. In Francia, la domanda di avocado Hass convenzionali è molto alta, trainata principalmente dalle forniture peruviane. Tuttavia, i volumi abbondanti stanno facendo scendere i prezzi e potrebbero portare a una chiusura anticipata della stagione, fino a un mese prima rispetto al solito.

Dall’altra sponda dell’Atlantico, in Nord America, la domanda di avocado si è stabilizzata dopo il Cinco de Mayo e si prevede che i consumi restino costanti per tutta l’estate. L’aumento della produzione in California, Messico, Perù e Colombia sta comunque esercitando una pressione al ribasso sui prezzi. Il Messico, leader mondiale nella produzione di avocado, si prepara a una stagione in crescita con un incremento previsto del 5%, pari a circa 150 mila tonnellate. Gli Stati Uniti, come di consueto, assorbiranno oltre il 90% delle esportazioni messicane. Il Perù, nonostante abbia avviato la stagione con un po’ di ritardo rispetto all’anno precedente, sta immettendo sul mercato volumi molto alti, che stanno sovraccaricando l’Europa. I prezzi nei campi sono scesi e molti esportatori stanno cercando sbocchi alternativi in Asia e negli Stati Uniti per smaltire l’eccesso. Il Cile ha esportato 135 mila tonnellate, destinandone 100 mila al mercato interno e importando anche frutti dal Perù. In Europa, i prezzi estivi si sono mantenuti tra i 6 e gli 8 euro a cassetta, evidenziando l’importanza della qualità come elemento discriminante. La Colombia, dal canto suo, sta consolidando il proprio ruolo a livello globale, grazie a una produzione costante durante l’anno e a una posizione geografica strategica. L’apertura imminente del nuovo porto di Puerto Antioquia dovrebbe migliorare l’efficienza logistica e facilitare le esportazioni.

In Cina, la riduzione delle spedizioni peruviane e alcuni ritardi nei trasporti hanno fatto salire i prezzi. Le ultime partite arrivate dal Cile sono di buona qualità, ma le forniture stanno per concludersi. Infine, in Sudafrica, il mercato locale ha registrato un aumento del 34% nei prezzi rispetto all’anno scorso. Le piogge hanno ritardato i raccolti e ridotto l’offerta. Le esportazioni dovrebbero raggiungere le 90 mila tonnellate, con un interesse crescente da parte di Cina e India. (bf)