Attacco di tripidi negli agrumi: recrudescenza preoccupante in Spagna

L'Unió chiede al Dipartimento dell'Agricoltura di verificare l’entità della diffusione del parassita

Attacco di tripidi negli agrumi: recrudescenza preoccupante in Spagna

C’è stato un violento attacco di tripidi negli agrumeti nel sud di Alicante – segnalato da L'Unió de Llauradora – data la virulenza, il vettore potrebbe essere Scirtotrrhrips aurantii, che proviene dall'Africa e dallo Yemen, per la prima volta rilevato in Spagna nel novembre 2020 nella provincia di Huelva. Si sospetta anche un'infestazione di questo nuovo tripide nella coltivazione dei cachi nella regione della Ribera. L’inverno caldo e l’umidità relativa hanno favorito lo sviluppo del vettore, Scirtothrips aurantii, nelle aree produttive di Siviglia, Huelva e del sud del Portogallo. Ora resta da certificare se sia arrivato anche nella Comunità Valenciana.

Lo Scirtotrrhrips aurantii è un parassita altamente polifago che colpisce più di 70 specie vegetali appartenenti a diverse famiglie botaniche. Questa specie di tripidi è considerata un parassita di grande importanza economica per gli agrumi. Il danno principale al frutto è quello provocato dalle larve e dagli adulti, anche i germogli in formazione possono essere attaccati ripetutamente dal parassita. Il Ministero dell'Agricoltura, di fronte a questa rilevazione, ha già pubblicato nel febbraio 2021 un piano di emergenza che stabilisce le misure di controllo e lotta contro questo tripide nell'ambito del Programma nazionale per l'applicazione della normativa fitosanitaria.

Scirtotrrhrips aurantii Fonte: Regione Campania

LA UNIÓ ha chiesto al Dipartimento dell'Agricoltura - come riporta Revistamercados.com - di effettuare indagini su agrumi e su cachi per verificare se gli attacchi registrati siano dovuti ai tripidi e, in caso, avviare le misure previste nel piano di emergenza. Nel caso in cui la sua presenza fosse confermata, le azioni che dovrebbero essere intraprese secondo l'organizzazione agricola, dovrebbero prevedere un'autorizzazione eccezionale di materiali attivi, come Spinetoram 25%, come già effettuato in Andalusia. LA UNIÓ ha colto l'occasione per chiedere al Ministero dell'Agricoltura di rafforzare anche i controlli ai confini di fronte al pericolo di nuovi flussi di parassiti, a causa del notevole aumento delle importazioni di agrumi. Inoltre, si deve sostenere l’aumento delle procedure di sicurezza nei protocolli di importazione e il rafforzamento dei posti di ispezione frontalieri.

"L'importazione di frutta fresca è un potenziale punto di ingresso. Siamo di fronte a un rischio molto elevato ed è meglio prevenire adesso che curare in seguito. L'introduzione di altri parassiti potrebbe compromettere l’agrumicoltura europea; quindi, le perdite e la destabilizzazione del settore agrumicolo europeo sarebbero irreparabili", ha affermato Carles Peris, segretario generale di LA UNIÓ. Peris, inoltre, ha insistito sulla necessità di rafforzare la produzione interna rispetto alle importazioni. 

“Le Amministrazioni devono impegnarsi a salvaguardare gli agrumi locali. Fare affidamento su importazioni sempre più elevate da altri Paesi rappresenta un chiaro rischio per l'ingresso di malattie che potrebbero essere letali per il futuro della coltivazione agrumicola europea, comportando anche un elevato costo ambientale".
Il segretario generale de LA UNIÓ ha infine segnalato che “i produttori stanno subendo aumenti eccessivi dei costi per combattere i parassiti, sia nuovi che esistenti. "Ci sentiamo impotenti perché non abbiamo una lotta biologica sufficientemente sviluppata per affrontarli è poiché abbiamo a disposizione sempre meno principi attivi. Tutto ciò si traduce in una perdita di produzione interna a causa di maggiori sprechi e mancanza di redditività".