Dal campo
Arrivano i rinforzi nella lotta contro il Cipero
L’erbicida RIMURON® di Diachem consentirà di difendere le coltivazioni di patate
Per i produttori di patate sembra non esserci pace. Dopo gli elateridi, a minacciare i raccolti si aggiunge una malerba del genere Cyperus, nella fattispecie il Cyperus esculentus (clicca qui per approfondire). Questa infestante è considerata talmente pericolosa da essere inserita nella lista delle specie invasive più pericolose dall’Eppo (European and Mediterranean Plant Protection Organization).
D’altronde, il cipero può provocare perdite quantitative fino al 90% della produzione a causa della foratura dei tuberi tramite i rizomi, che servono al cipero per diffondersi nell’ambiente. I terreni sabbiosi sono quelli preferiti da questa maleerba, a tal punto da arrivare a limitare la coltivazione delle patate nelle fasce costiere dell’Emilia-Romagna. Se, poi, si considera che questa pianta è favorita da condizioni di stress idrico ed elevate temperature, è facile capire la motivazione di questo sua rapida espansione negli ultimi anni.
Oltretutto, è opinione diffusa fra i tecnici che la sua diffusione sia stata ulteriormente favorita dall’assenza di adeguati strumenti di difesa chimica.
Una svolta in tal senso è arrivata dall’estensione di etichetta del RIMURON® (clicca qui per approfondire), un erbicida a base di Rimsulfuron commercializzato da Diachem Spa.
“Rimuron è un erbicida solfonilureico selettivo di post-emergenza per pomodoro e patata, in grado di controllare efficacemente numerose graminacee annuali e perenni e diverse infestanti come il cipero, per il quale è stato ottenuto l’estensione d’etichetta proprio recentemente”, spiega a IFN Andrea Pedrazzini, Operative & Technical Marketing Manager di Diachem Spa.
“Rimuron ha una attività sistemica e viene assorbito sia a livello fogliare che radicale, assicurando così una rapida traslocazione fino ai giovani tessuti in via di accrescimento delle infestanti, bloccandone la crescita. Non ha attività residuale ed è pertanto efficace solo sulle infestanti presenti al momento del trattamento”.
“Nei test condotti in campo ha mostrato un ottimo controllo nei confronti del Cipero, anche nelle situazioni più complesse”, specifica Pedrazzini, che aggiunge: “È possibile eseguire l’applicazione frazionandola in due interventi: il primo, con una dose di 60 g/ha, in fase di accrescimento dei getti laterali corrispondenti con la coltura ad altezza di 10-20 cm, mentre la seconda dose, di 30 g/ha, si suggerisce di applicarla nei 8-10 giorni successivi”.
“Infine, è ideale miscelarlo con un bagnante non ionico, come il formulato VECTOR, al fine di ottimizzare l’efficacia del trattamento in campo”. (am)
Nella foto di apertura: Un campo di patate infestato dal Cipero, foto Diachem