Dal campo
Arriva Ania®, la fragola che sa… di bosco
La varietà rifiorente creata dal Civ mostra un sapore del tutto inedito per la categoria
Assaggereste una fragola all’aroma di fragolina di bosco? Vi consiglio di farlo perché l’esperienza è assolutamente appagante.
Una vera e propria goduria per il palato, resa possibile dall’innovazione varietale del Civ, grazie alla nuova cultivar Ania®: “Effettivamente, le particolari note aromatiche di fragola di bosco la rendono unica nel suo genere – spiega a IFN Federico Stanzani responsabile commerciale Civ – tant’è che sta suscitando molto interesse fra gli addetti ai lavori – italiani e non – anche in virtù di un ottimo mix fra dolcezza e succosità. Un altro punto di forza è l’aspetto del frutto, caratterizzato da una forma cuoriforme-ovoidale, buona pezzatura (costante per tutta la stagione) e colore rosso brillante dell’epidermide”.
“Per quanto riguarda gli aspetti produttivi – prosegue Stanzani – Ania® è una varietà rifiorente ad alto fabbisogno di freddo, quindi, è ideale per i climi freschi (come quelli di montagna), dove l’escursione termica giornaliere è elevata. Dal punto di vista agronomico è una pianta di media vigoria, dal portamento eretto, che agevola la raccolta dei frutti da parte degli operatori. La produttività è media, con un grado Brix medio dei frutti superiore a 10”.
Dalle parole di Stanzani emerge anche la volontà, da parte del Civ, di segmentare la categoria delle fragole proprio a partire dal sapore: “Ania® è l’esempio perfetto di questa filosofia che stiamo portando avanti, e che è stata subito recepita da alcuni mercati esteri, come quello inglese, che hanno compreso, già da diversi anni, l’importanza di offrire al consumatore una fragola premium, con caratteristiche organolettiche distintive. A oggi lo sviluppo di Ania® in Gran Bretagna è limitato ad alcuni produttori selezionati; questo ci permette di controllare le quantità immesse sul mercato e mantenere il posizionamento, implementando un modello di sviluppo sostenibile per la filiera”.
“Le stesse opportunità possono essere sviluppate anche in Italia, considerando che sicuramente ha cambiato passo rispetto a qualche anno fa, ma c’è ancora spazio per alzare ulteriormente l’asticella. L’obiettivo del Civ – conclude Stanzani – è proprio quello di segmentare l’offerta a seconda delle esigenze specifiche della filiera, proponendo un portfolio varietale variegato con prodotti distintivi per ogni necessità”. (gc)