Arrigoni, l’agrotessile strumento imprescindibile contro la siccità

Davide Daresta: «Fino al 50% di acqua risparmiata con la soluzione Prisma»

Arrigoni, l’agrotessile strumento imprescindibile contro la siccità

La kermesse riminese, conclusasi la settimana scorsa, ha rappresentato una grande vetrina per il mondo della difesa attiva in campo. Abbiamo incontrato in fiera Davide Daresta, responsabile marketing di Arrigoni (clicca qui), azienda leader nella progettazione e realizzazione di agrotessili per il settore primario e da sempre attenta ai temi ambientali.

“Il Padiglione dedicato alla tecnica ha destato curiosità, con diversi incontri con operatori della filiera per discutere sulla strategia di difesa in campo. Ovviamente i temi più dibattuti sono stati il cambiamento climatico e la siccità”.
“Infatti, precisa a IFN - Davide Daresta - il focus principale è la necessità di adottare soluzioni per limitare le perdite di acqua, soprattutto in un momento di grande sofferenza a causa della siccità diffusa non solo in Italia”.

Come l’agrotessile può contrastare la siccità?
“Attraverso l'ombreggiamento delle serre permette di ridurre la necessità idrica della coltura, si mantiene la temperatura al di sotto di una soglia critica, consentendo di ottimizzare le condizioni di lavoro nelle serre e di conseguenze anche le fisiopatologie delle colture vengono meno. Gli schermi agrotessili sono strumenti che aiutano l'efficienza dell'uso dell'acqua, in base alla loro struttura, al colore e al livello di ombreggiatura. Filtrano la luce del sole in una banda specifica di lunghezze d'onda, proteggendo dall'eccessivo irraggiamento, influenzano la morfologia e la fisiologia delle piante, possono essere anche un fattore per migliorare la fioritura e la crescita, così come la qualità dei frutti.

La gamma Prisma
Prisma® (clicca qui), è composta da schermi protettivi che hanno risultati sorprendenti, con il 50% di acqua risparmiata rispetto alla produzione in pieno campo. E’ la nostra soluzione più performante contro la siccità: consente infatti una riduzione delle temperature di quasi 10 °C rispetto a un tunnel non ombreggiato. La sua implementazione è semplice e veloce, riduce al minimo la manodopera necessaria per le continue operazioni di imbiancatura. Una vera e propria innovazione in una situazione di emergenza idrica”.
Gli obiettivi della sostenibilità e del controllo delle temperature sono tra le sfide più complesse della moderna agricoltura, che Arrigoni si pone di vincere per assicurare il futuro dell’agricoltura, conclude Daresta.