Dal campo
Arance Tarocco, la pezzatura può cambiare la stagione
Fondamentale la funzione dei fitoregolatori
L’inizio di giugno non cambia l’andamento climatico e, anche, in Sicilia le nuvole continuano a coprire il sole con le evidenti conseguenze per le piante. Anche gli agrumi risentono della carenza di luce e le piante non svolgono al 100% la loro attività. Questa è una fase delicata per l’ingrossamento dei frutti, come spiegano a IFN i tecnici di Biolchim, Giuseppe Campanella e Sebastiano Azzarelli.
“Il nostro obiettivo è far esprime al massimo il potenziale delle piante; ci focalizziamo sulla produttività degli agrumeti, incrementando la pezzatura dei frutti, grazie alla sinergia di tre formulati: Corasil, Fylloton e Nitrocam”.
Nello specifico, in questa fase ha un ruolo cardine Corasil (approfondisci la brochure). “Questo formulato è un Fitoregolatore Auxinico a base di Diclorprop-p, sostanza caratterizzata da basso impatto ambientale e priva di problemi di residualità – spiegano i tecnici – utile ad incrementare il numero delle cellule e aumentare le dimensioni e l'elasticità delle vescicole, determinando incremento di pezzatura, elevato contenuto di succo ed alta qualità. Corasil stimola i processi fisiologici indotti dall’acido indolacetico (IAA), un’auxina naturalmente prodotta dalle piante che influenza anche l’attività cellulare nei frutti”.
“La primavera inoltrata è, sempre, una fase delicata per gli agrumi ed è in questo frangente – spiega Azzarelli – che interveniamo con Corasil per migliorare la pezzatura dei frutti. Per ottenere elevata uniformità ed eccellente pezzatura, il consiglio che diamo è quello di eseguire il trattamento quando l’80-85% dei frutticini sulla pianta ha un diametro compreso tra i 18 ed i 21 millimetri. In questa fase si è dimostrato utile il contributo di Fylloton e Nitrocam, opportunamente inseriti in strategia. Le due specialità favoriscono il mantenimento della piena efficienza della pianta e promuovono il superamento degli stress.”
“Per il Tarocco - puntualizza Campanella – per selezionare i frutti più grossi è consigliabile miscelare il prodotto con olio paraffinico. Ma Corasil non ha come obiettivo solo la pezzatura, infatti, se applicato in fase di inizio invaiatura, è in grado di ridurre o inibire l’abscissione, cioè la cascola dei frutti. Il trattamento consente inoltre di aumentare il valore della produzione attraverso l’estensione del tempo utile alla raccolta e la riduzione di difetti, come lo splitting”. “Per questo tipo di obiettivo si interviene in autunno quando il frutto vira dal verde scuro al verde chiaro. Eseguendo i trattamenti nelle epoche e nelle modalità consigliate, abbiamo ottenuto risultati straordinari con i frutti che sono rimasti sulla pianta anche due mesi in più rispetto il previsto. Questo agevola i produttori nella commercializzazione, consentendo loro di raccogliere i frutti nel momento più propizio”.
“Corasil è un formulato eccezionale, inserito in tutti i principali disciplinari di produzione e riconosciuto dalla GDO come un prodotto sicuro. Oltre che su arancio, il prodotto è registrato e largamente impiegato anche su clementino, mandarino e limone. Per via delle sue elevate potenzialità, stiamo portando avanti nuove sperimentazioni, con l’obiettivo di estenderne l’utilizzo in diverse fasi vegetative” – concludono i tecnici di Biolchim.