Dal campo
«Arance rosse, richieste vivaci dal Nord Europa»
La cooperativa Il Girasole di Paternò fa un punto sull’andamento della stagione
Prosegue la campagna delle arance rosse della cooperativa Il Girasole di Paternò (Catania). Lasciata alle spalle quella delle Navel e del Tarocco precoce, ora la realtà siciliana guarda al futuro per affrontare i prossimi mesi della stagione, che garantirà l’offerta fino a giugno. Abbiamo fatto un punto sull’andamento della campagna agrumicola con Giovanni Scavo, responsabile commerciale della cooperativa.
“Stiamo proseguendo con la commercializzazione della varietà Moro, che avremo ancora per 15-20 giorni; registriamo ancora qualche quota di Ippolito e Lempso, mentre siamo nella parte centrale della stagione con l’arancia Gallo, che sarà affiancata dal Sanguinello a partire dalla metà di marzo. Abbiamo terminato con soddisfazione la campagna delle clementine Nova, mentre registriamo una quasi totale assenza di mandarino tardivo, che nella nostra zona ha fruttificato in maniera ridotta”. Inquadra così la stagione Scavo a IFN. “Dal punto di vista commerciale la campagna è buona. Come già dichiarato, l’annata è caratterizzata dalla presenza quasi esclusiva di piccoli calibri a fronte dell’assenza di quelli grossi, maggiormente remunerativi, anche se a elevata pezzatura non è detto che corrisponda un’altrettanta alta qualità”.
I frutti, infatti, come sempre commercializzati con i marchi storici dell’azienda, Donna Rosa e Felicia, nonostante i calibri ridotti a causa delle temperature troppo elevate, presentano un ottimo grado brix, ben bilanciato con la presenza di altri elementi, come l’acido ascorbico e l’acido citrico.
Parlando di vendite, se dal fronte interno languono, sia a causa dell’inverno particolarmente mite che per il sempre più ridotto potere d’acquisto delle famiglie, “sul fronte estero, abbiamo registrato un mese di gennaio più che soddisfacente, con i mercati del nord Europa che manifestano una richiesta molto vivace. Sono in programma alcune promozioni nelle catene distributive europee, per cui ci aspettiamo un incremento dei volumi commercializzati”, precisa Scavo.
Tra i temi centrali, che stanno a cuore alla cooperativa, l’aspetto climatico e il conseguente deficit di risorse idriche che sta colpendo le produzioni regionali, tanto da dichiarare lo stato di calamità naturale da siccità. A tal proposito Scavo commenta: “Penso che il settore abbia bisogno di soluzioni concrete, che coincidono con maggiori investimenti per migliorare la portata degli invasi e la rete distributiva”. (gc)