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Apofruit celebra 65 anni di storia e innovazione: una serata di orgoglio cooperativo
Al centro, la forza della cooperazione, l’innovazione tecnologica e il capitale umano

Una serata ricca di emozioni, ricordi e visione sul futuro ha segnato la celebrazione dei 65 anni di Apofruit Italia, che si è tenuta il 6 maggio al Frontemare di Rimini. Un evento partecipatissimo che, in occasione della giornata inaugurale di Macfrut, ha visto riuniti clienti, fornitori, stampa e partner per rendere omaggio a una delle realtà cooperative più significative del panorama ortofrutticolo nazionale e internazionale.
Il cuore della serata sono stati i valori fondanti di Apofruit: la qualità del prodotto, il ruolo centrale del capitale umano e l’impiego delle tecnologie più avanzate. Ma è stato anche un momento per ripercorrere una storia fatta di cooperazione, crescita e innovazione, che ha preso il via a Cesena il 17 febbraio 1960 con la nascita della Cof – Cooperativa Ortofrutticoltori – e che ha visto nel 2003 la nascita dell’attuale Apofruit Italia.

A tracciare le tappe fondamentali di questo lungo cammino è stato il presidente Mirco Zanotti, che ha espresso con orgoglio la portata raggiunta dalla cooperativa: “Siamo 2.750 soci in tutta Italia, con 1,5 milioni di quintali di potenziale produttivo, 9.500 ettari coltivati, 245 milioni di euro di valore medio della produzione, 2.000 lavoratori stagionali e 250 dipendenti fissi, per un patrimonio netto di 107 milioni di euro”.
Zanotti ha posto l’accento sui valori che guidano l’azione di Apofruit: “La forza della cooperazione, la fiducia, l’ascolto, il confronto e il radicamento nel territorio”. Un altro dato significativo, emerso nel suo intervento, è il ricambio generazionale all’interno della cooperativa: “Oltre la metà dei nostri soci è entrata da meno di dieci anni e la percentuale di giovani under 40 supera la media nazionale”.

Anche il direttore generale Ernesto Fornari ha delineato la traiettoria strategica della cooperativa, evidenziando come la ricerca e la tecnologia rappresentino una leva fondamentale per lo sviluppo, ma mai disgiunta dal valore umano: “L’innovazione non può prescindere dal capitale umano, che rimane centrale e insostituibile”.
Fornari ha illustrato le tappe dell’innovazione tecnologica all’interno della cooperativa, dalle prime tecniche meccaniche fino all’uso di sistemi di selezione con telecamere intelligenti, e ha ribadito l’importanza dei pilastri fondanti della visione Apofruit:
“Parità di genere, Formazione, Prevenzione degli infortuni, Rinnovi contrattuali… Questi elementi non sono accessori, ma parte integrante del nostro modello di sviluppo”.
Ha poi sintetizzato così l’approccio al mercato della cooperativa: “Buono e produttivo. Buono, perché proponiamo prodotti di qualità in grado di soddisfare i consumatori e valorizzare concretamente il lavoro dei nostri soci. Produttivo, perché le scelte che facciamo devono parlare al mercato, raccontare la solidità, la coerenza e la visione della nostra cooperativa”.

Un messaggio chiaro e potente, che esprime l’identità di Apofruit come realtà saldamente ancorata ai suoi soci ma aperta al futuro, dove coesione, fiducia e lavoro di squadra sono le basi per ogni traguardo.
A chiudere in bellezza la serata, un duo capace di far ridere e riflettere: Ale e Franz, con il loro inconfondibile umorismo surreale, hanno regalato al pubblico un finale all’insegna del buonumore. Perché anche nel mondo dell’ortofrutta, dopo aver raccolto tanti frutti, un po’ di sano divertimento ci sta tutto.



















