Attualità
Apofruit, al via il progetto di filiera con Colt.Or.
Patate, carote e finocchi sono i protagonisti
Per Apofruit prende il via un nuovo progetto di filiera. Si tratta della collaborazione con l’azienda Colt.Or. che, come avevamo anticipato nei giorni scorsi (clicca qui per approfondire), è stata ufficializzata al Macfrut nel corso di un incontro dedicato.
Il nuovo accordo con la realtà abruzzese, con cui Apofruit collabora già da oltre quindici anni, è strettamente focalizzato su tre prodotti, ovvero patate (di prima e quarta gamma) oltre che sull’innovazione varietale di carote e finocchi.
Nell’ottica di una progressiva integrazione, a dicembre 2022 il vicepresidente di Apofruit Gianluca Balzani è diventato anche presidente di Colt.Or.. Nell’illustrare i numeri dell’azienda, con sede ad Ortucchio (L’Aquila), Balzani ha detto: “La nostra cooperativa è formata da 18 soci produttori per un totale di 529 ettari. Produciamo 31 mila tonnellate di ortaggi all’anno, tra carote, finocchi e patate (sia prodotti convenzionali che biologici). L’alta specializzazione ci ha permesso di crescere e tra i nostri progetti futuri ci sono l’ammodernamento del magazzino, l’efficientamento energetico, l’utilizzo di tecnologie innovative per i macchinari e l'implementazione di una contabilità industriale, oltre a una assistenza tecnica che ci aiuti a sviluppare al meglio le nostre produzioni” .
Gli obiettivi dell’accordo tra Colt.Or e Apofruit sono numerosi, come allungare il calendario commerciale per tutte le referenze, puntare su varietà buone da mangiare e altamente fruibili, rafforzare la partnership tra il gruppo e i breeders internazionali per continuare nella strategia di innovazione varietale.
Il progetto prevede anche importanti investimenti nelle strutture: si prevede un ammodernamento sul magazzino per le celle frigorifere e per la gestione delle acque, oltre che per le linee di lavorazione. In particolare, si è investito su un macchinario specifico per produrre le baby carrots, prodotto già molto diffuso all’estero, che però ogni giorno attrae una crescente fetta di pubblico anche italiano.
Entro quest’anno è prevista anche l’installazione di un impianto fotovoltaico in grado di abbattere i costi e fornire una corretta remunerazione per l'energia immessa in rete.
“Per quanto riguarda la carota, si riesce a garantire una produzione su 12 mesi l’anno tra l’areale del Fucino, quello di Fiumicino e quello siciliano e si sta investendo in nuove varietà” ha spiegato Ernesto Fornari, direttore generale di Apofruit. E ha continuato: “Anche il finocchio è disponibile per 12 mesi all’anno e facciamo un ottimo lavoro con il mercato olandese. Mentre per le patate, le attività principali sono per la quarta gamma: si tratta di una nuova attività messa a punto dopo tantissime prove e che ha permesso di ottenere una patata cubettata, materia prima importante sia per i quartagammisti che per chi fa Horeca. Il Fucino rappresenta un territorio molto importante per noi e da qualche anno abbiamo avviato importanti collaborazioni con i tecnici, considerato che anche lì il clima sta cambiando: se prima era conosciuto per 3-4 mesi di produzione, oggi arriva anche a sette mesi”.
All'analisi sugli aspetti prodottivi ha fatto seguito un'approfondimento sulla parte commerciale: “La Colt.Or. genera un fatturato di 14.300.000 euro ripartito tra le diverse referenze", ha detto Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit. "Le carote generano 6.612.0000 di euro (di cui quarta gamma 1.158.000), i finocchi 4.145.000 (di cui la quarta gamma 159.500) e le patate 3.543.000 (di cui la quarta gamma è pari a 2.500.000)".
A livello di packaging, l’azienda può contare su confezioni dedicate ad ogni canale distributivo - dalla Gdo al normal trade (fresco) e l'Horeca (quarta gamma) - che partono da 150 grammi per arrivare a 5 chilogrammi. “Tutti i packaging sono realizzati in materiali riciclabili, rispettosi dell’ambiente e che garantiscono un’ottima conservazione del prodotto”, ha concluso Zanelli.
Infine, da Colt.Or. hanno voluto ricordare l’ex direttore Antonio Alfonsi detto ‘Tonino’ (scomparso prematuramente nell’agosto 2022): proprio a lui l’azienda ha dedicato una borsa di studio da 12 mila euro istituita per la realizzazione di un’applicazione tecnologica da utilizzare nelle confezioni. Tramite un QR code apposto sulle confezioni dei prodotti - come patate, finocchi e carote - sarà possibile conoscere la giusta razione giornaliera del prodotto.
Nella foto di apertura: da sinistra il direttore generale di Apofruit Ernesto Fornari, il presidente di Colt. Or. Gianluca Balzani, il tecnico agronomo di Colt.Or., Davide Olivieri e il direttore commerciale di Apofruit, Mirco Zanelli