Dal campo
Angurie mini, midi e seedless: ecco la scommessa di San Lidano
Testa (direttore commerciale): «Per le nuove colture superfici aumentate del 20%»
Per la stagione appena iniziata, le mini angurie seedless o con microsemi rappresentano il segmento con il maggior potenziale di upgrade per San Lidano, tra le aziende leader per questa produzione. Se le superfici dedicate all’anguria tradizionale sono rimaste stabili rispetto alla campagna 2022, per le angurie mini e midi si registra un aumento pari circa al 20%. Perché puntare su questo tipo di frutto? Lo abbiamo chiesto a Matteo Testa, direttore commerciale dell’azienda.
“Focalizzare la crescita su questi segmenti è uno ‘sviluppo naturale’ dell'azienda – spiega Testa a IFN - .Confortati dai dati emersi nell’ultimo esercizio e analizzati i trend di consumo, abbiamo così scelto di dedicare un maggior superficie alle varietà seedless o con microsemi, anche considerato che le ottime performance di vendita sono ormai una costante consolidata negli anni recenti”.
E continua: “In questo periodo storico, eventuali aumenti di grande rilievo a livello di investimento vanno ponderati con ancora maggiore cautela: credo non serva addentrarsi troppo nei dettagli per dare un’idea di quanto stiano incidendo i rincari dei costi di produzione che ci stanno travolgendo negli ultimi anni. Penso in primis al gasolio agricolo, senza dimenticare quelli sui concimi e sulla fertirrigazione, sulle piantine, sulla plastica per pacciamatura e sugli impianti di irrigazione (manichette)”.
Ma veniamo alla previsioni produttive. Anche se al momento la stagione procede regolarmente e si prevedono rese e qualità soddisfacenti, rimane il timore siccità per il proseguimento della campagna. “Preoccupa qualche rumors, speriamo eccessivamente pessimistico, che non esclude possibilità di ‘acqua a giorni alterni’, a fronte di temperature in forte aumento – specifica il direttore commerciale –, così come si confida sempre di non incontrare eccessive criticità nella sempre delicata fase di trapianto: operazione che, per San Lidano, decorre da metà marzo e termina a giugno inoltrato”.
Per quanto riguarda i trend commerciali, Testa commenta: “Prezzi e consumi sono fortemente condizionati dalla temperatura media estiva e dalla disponibilità di prodotto, pertanto risulta difficile avventurarsi in previsioni che contemplano una percentuale di imprevedibilità così alta. Limitandomi agli aspetti inerenti alle indicazioni del mercato di riferimento, personalmente colgo segnali positivi e, quindi, incoraggianti. Il 2022 non è stato un anno facile dal punto di vista della regolarità di fornitura, in termini di qualità e quantità: in questi contesti, le realtà ben organizzate e strutturate per coprire adeguatamente tutta la campagna possono meglio emergere ed indirizzare le quotazioni su binari corretti. Siamo dunque fiduciosi per questa prima parte della stagione, confidando di poter poi proseguire in maniera soddisfacente anche il resto della campagna”.
A livello di tipologie di angurie coltivate, è soprattutto quella “di mezzo” ovvero la midi a mostrare le performance più confortanti, insieme a tutte le microseme. A livello di buccia, in questo segmento eccelle la scura, mentre tra le mini le striate sembrano godere di maggior appeal.
L’anguria tradizionale rimane il prodotto trainante per San Lidano, sia in termini di volumi che di valori: “Continuiamo ad investire su questo segmento – specifica il direttore commerciale - in particolare abbiamo ulteriormente strutturato l’innovativo magazzino interamente dedicato ai cocomeri, aumentando il numero di linee di selezione/pulitura/calibratura/etichettatura, un processo che si applica alla totalità dei frutti, perlopiù commercializzati col nostro brand ‘Cuore rosso’ ”.
E aggiunge: “Considerata la mia formazione professionale incentrata sui prodotti ad alto contenuto di servizio, non posso non menzionare anche una tipologia di lavorazione, più che di prodotto, che ogni anno dona soddisfazioni sempre maggiori: l’anguria tagliata e confezionata a fette (in particolare ‘a quarti’). Questo prodotto rappresenta il perfetto connubio perfetto di due tra le principali prerogative di San Lidano: permette di mettere contemporaneamente ‘in campo’ sia le strutture di lavorazione per la IV gamma/I gamma evoluta (dall’elevata tecnologia e garanzia di sicurezza alimentare), sia l’ampio potenziale agricolo, grazie al quale – all’interno di un bacino di scelta molto esteso – possiamo selezionare le partite maggiormente pronte e adatte al taglio”.
In azienda continuano i nuovi progetti, questa volta in collaborazione con la casa sementiera Nunhems.
“A breve verrà effettuato il trapianto del nostro campo prova dedicato a Nunhems, l’unico del Centro Italia, e da qui in poi i nostri agronomi inizieranno a cogliere le prime indicazioni circa i test in corso – conclude Testa - ma bisognerà attendere l’inizio della seconda decade di luglio per trarre valutazioni definitive”.