Dal campo
Angurie, Almeria perde 2.500 ettari
Riduzione delle superfici dal 20 al 25%
Asaja Almería ha condotto uno studio che rivela una riduzione di 2.500 ettari nelle superfici coltivate ad anguria, pari a circa il 20% nelle coltivazioni in serra e del 25% in pieno campo. Secondo l'associazione, per questo 2023 si prevedono 8.100 ettari in serra e 1.400 ettari in pieno campo coltivati nella regione, come riporta Valencia Fruit.
Nell'areale del Nijar si prevede una leggera diminuzione della superficie dell'anguria nell'ordine del15% rispetto alla campagna precedente. Per quanto riguarda l'area di Poniente, la riduzione dovrebbe essere dell'ordine 20%. La mancanza di acqua per l'irrigazione comporta per il Levante Almeriense la riduzione di produzione di oltre il 30%.
Il motivo di questo calo iniziale dei trapianti potrebbe essere spiegato dal mantenimento delle produzioni autunnali di peperone, cetriolo, melanzane o zucchine che hanno avuto un inizio d'anno con prezzi sopra la media, nonché dalla paura derivante della proliferazione di parassiti e malattie in primavera.
"Questo ha motivato molti agricoltori a decidere di rinunciare alla semina di angurie e, con l'attuale situazione dei costi, si è preferito non investire in altri prodotti", ha affermato il presidente di Asaja Almería, Adoración Blanque. Nel caso del Levante, poi, con produzione in pieno campo è prevista anche una certa riduzione della superficie, in questo caso motivata dalla mancanza di risorse idriche garantite e dalla mancanza di pioggia. Tuttavia, ad oggi, il tempo ha contribuito a produrre una buona impollinazione delle piantagioni in serra, che garantisce la qualità dei cocomeri.