Alti livelli di zolfo scoperti in cipolle e brassicacee

Da un paniere di 22 verdure parte la ricerca per lo sviluppo di integratori

Alti livelli di zolfo scoperti in cipolle e brassicacee

I benefici derivati dal consumo di verdure sono ormai noti ma da oggi alcune verdure sono di grande interesse anche per la ricerca. Sulla base di uno studio dell’università di Osaka, in 22 diverse verdure si è scoperta la presenza di alti livelli di composti di zolfo (polisolfuri reattivi).

Fino ad oggi non era facile l’identificazione di questi elementi nelle verdure, considerato che i livelli di questi composti hanno un’estrema variabilità da un prodotto all’altro. Ma il gruppo di ricerca guidato dal professor Shingo Kasamatsu – come ha pubblicato il portale Open access Government - ha stabilito un metodo per il rilevamento selettivo e sensibile dei polisolfuri reattivi, ovvero la spettrometria di massa con la diluizione degli isotopi stabili. 

Il team del Prof. Kasamatsu è stato il primo a rivelare che si potevano trovare alti livelli di polisolfuri reattivi nelle verdure del genere porro (Allium) - come cipolle e aglio - e nelle crucifere (Brassicaceae), come broccoli e cavoli. 

“I risultati di questo studio - ha spiegato il Prof. Kasamatsu - forniranno una base per la ricerca sui polisolfuri reattivi negli alimenti, le cui proprietà dettagliate e i meccanismi di produzione non sono ancora stati chiariti. Ciò contribuirà in modo significativo allo sviluppo della ricerca. In futuro prevediamo di sviluppare alimenti e integratori ricchi di polisolfuro reattivo con un'attività antiossidante superiore agli integratori tradizionali".