Attualità
Alternative vegetali alla carne, riflettori puntati sulle micoproteine
Segmento in forte crescita grazie ai valori nutrizionali e alla sostenibilità
Mentre il mercato delle alternative vegetali alla carne continua a flettere, ci sono prodotti che vano in controtendenza; stiamo parlando delle micoproteine, proteine vegetali che derivano dai funghi. Il loro utilizzo per produrre cibi vegetali è in crescita e sempre più diffuso, grazie alla struttura, simile a quella della carne, al sapore neutro che si presta alle più svariate interpretazioni, ai buoni valori nutrizionali e alla possibilità di coltivare i finghi che le producono sostenibilmente. Per questi motivi si pensa che le micoproteine saranno sempre più utilizzate nei prossimi anni, soprattutto in Europa, così come riporta la testata Il Fatto Alimentare.
L’azienda olandese Enough, infatti, produce una sua micoproteina, protetta da un brevetto, che prende il nome di Abunda e può essere utilizzata per produrre sostituti vegetali a carne, pesce e latticini; l’azienda ha raddoppiato la sua capacità produttiva nella sua sede a Sas van Gent, a fronte di un investimento da oltre 40 milioni di euro, che porterà la produzione da 10 mila a 20 mila tonnellate all’anno entro il 2025, con l’obiettivo di crescere ancora.
Abunda vanta 9 amminoacidi essenziali, fibre e sali minerali; inoltre, la sua produzione è sostenibile poiché il fungo originario viene nutrito con gli zuccheri derivanti dagli scarti della fermentazione della birra.
La micoproteina è già utilizzata sul mercato delle alternative vegetali alla carne, come per la linea The Vegetarian Butcher di Unilever, ma si prevede un ampliamento dell’utilizzo nel futuro più prossimo.
Uno dei competitor dell’azienda olandese è Mycorena, realtà svedese che sta investendo su una nuova categoria di prodotti composti da carne e micoproteine. Il progetto è nato perché la maggior parte delle persone desidera ridurre l’assunzione di proteine animali, senza eliminarle del tutto, a sostegno di una dieta flexitariana.
La micoproteina di Mycorena, anch’essa brevettata, prende il nome di Promyc; entro la fine del 2023, l’azienda stima l’inizio della commercializzazione di questi prodotti ibridi. Ci sono, poi, altre referenze in cantiere per la realtà svedese, come ad esempio il burro a base di Mycolein, vegetale fungino che sostituisce il grasso animale e diversi altri progetti per quanto riguarda il pesce.
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