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Albicocche, 2025 con il segno meno: produzione europea in calo, Italia a -20%
Diffuse a Medfel le prime stime produttive. Previsioni negative anche per Grecia e Turchia

Con l’apertura di Medfel 2025, la fiera B2B di riferimento per il settore ortofrutticolo francese, che si chiude oggi a Perpignan, sono state diffuse le prime stime sulla campagna albicocche 2025 in Europa. A fare il punto sulla situazione italiana è Tomas Bosi, del reparto Statistiche e Osservatorio di mercato di Cso Italy, che ha illustrato i dati emersi dal confronto tra i principali paesi produttori.
“La produzione europea di albicocche si prevede in calo di circa il 10% rispetto allo scorso anno – spiega Bosi – attestandosi poco sotto le 510 mila tonnellate. Tuttavia, è probabile che queste stime vengano riviste al ribasso nelle prossime settimane, poiché in diverse aree di produzione si sono verificati danni da piogge e grandinate, ancora in fase di quantificazione.”

Particolarmente delicata la situazione in Spagna, dove inizialmente si stimava una produzione stabile rispetto alle 136 mila tonnellate del 2024. Tuttavia, le recenti avversità meteorologiche lasciano presagire un possibile calo, che al momento non è ancora stato quantificato.
Francia in ripresa, dopo un 2024 segnato da una produzione molto deficitaria: il paese dovrebbe tornare sopra quota 100 mila tonnellate. Scenario opposto per Italia e Grecia, penalizzate dalle gelate primaverili e dalle piogge persistenti nella fase cruciale di fioritura e allegagione.
“In Italia – continua Bosi – la stima attuale parla di un calo dei volumi del 20%, con una produzione che passerebbe dalle 245 mila tonnellate dello scorso anno a poco meno di 200 mila tonnellate. In alcune regioni soprattutto sul versante Adriatico ci sono state alcune criticità coi ritorni di freddo, mentre Sicilia e Campania sembrano essere state risparmiate dalle avversità climatiche.”
Ancora più pesante la situazione in Grecia, dove si prevede un crollo produttivo di almeno un terzo rispetto al 2024, con volumi ben al di sotto delle 100 mila tonnellate, principalmente a causa delle gelate che hanno colpito le zone settentrionali del paese.
Infine, anche per la Turchia le prospettive sono negative. “Sebbene non ci fossero rappresentanti turchi alla presentazione – conclude Bosi – le informazioni circolate durante la sessione confermano un forte calo della produzione, conseguenza della gelata record che ha investito le regioni balcaniche nelle scorse settimane.”
Alla luce di queste previsioni, la campagna 2025 delle albicocche si preannuncia caratterizzata da una generale scarsità di prodotto, e si auspica che le quotazioni di mercato compensino le perdite produttive subite dai principali paesi europei. (gc)
