Aiab, nel 2030 oltre 22 milioni di italiani consumeranno bio

Nella giornata europea del biologico, l'associazione compie 35 anni

Aiab, nel 2030 oltre 22 milioni di italiani consumeranno bio

“Oggi, 23 settembre 2023, è la Giornata Europea del Biologico, ideata dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo per celebrare i valori dell’agricoltura biologica e conferire così un riconoscimento al nostro modo di produrre. Quest’anno, inoltre, la festa è anche l’occasione per festeggiare i 35 anni della nostra associazione, fondata nel settembre 1988”.

È quanto ha dichiarato Giuseppe Romano, presidente di AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica).

“Questi 35 anni di storia - prosegue Romano - ci hanno visti protagonisti di questo settore e hanno visto crescere questo metodo di coltivazione dai campi delle prime cascine dove veniva praticato fino a farlo diventare una politica europea e un target dell’Unione per il raggiungimento del Green Deal”.

“Oggi - ha aggiunti Romano - il mondo del bio italiano è in grande crescita: circa il 30% della popolazione consuma regolarmente prodotti biologici e la proiezione al 2030 ci dice che la crescita porterà a un totale di oltre 22 milioni di italiani che sceglieranno il bio. Ad oggi, inoltre, il settore conta oltre 86000 imprese e circa 80000 aziende agricole, alle quali AIAB, in occasione del suo anniversario, vuole mandare un ringraziamento particolare, perché se il sistema bio esiste ed è potuto crescere nel modo esponenziale che abbiamo visto ultimi anni, diventando quella realtà di mercato che conosciamo e arrivando nelle case di così tanti italiani, lo dobbiamo prioritariamente agli agricoltori, che ogni mattina coltivano oltre 2 milioni di ettari. A loro, quindi, il nostro ringraziamento”. 

“Il biologico - conclude Romano - è un movimento che ha sempre bisogno di ricerca e innovazione, in particolare oggi c’è la necessità di uno sviluppo tecnologico del sistema. Abbiamo bisogno che alle aziende e a tutto il sistema bio vengano messe a disposizione le tecnologie per la gestione della burocrazia, affinché gli agricoltori possano essere sgravati da questo onere e possano continuare a dedicarsi con successo alla coltivazione dei campi”.

Fonte: Aiab