Dalla distribuzione
Ahold Delhaize rinuncia all'acquisizione di Carrefour
L’operazione sfuma per i vincoli normativi e le richieste degli azionisti

Alla fine del 2024, il colosso olandese Ahold Delhaize - quarto rivenditore europeo per fatturato - avrebbe tentato di acquisire Carrefour, con l’obiettivo di creare un campione europeo della vendita al dettaglio. Tuttavia, come riportato da foodretail.es, l’operazione è stata poi abbandonata nel gennaio successivo a causa delle difficoltà nel ricevere il via libera dalle autorità francesi, malgrado la capitalizzazione di Carrefour sia scesa di oltre il 25% dal 2017.
Ahold Delhaize, attivo nei Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Serbia, Grecia, Romania, Stati Uniti e Indonesia, aveva avviato una serie di incontri riservati tra il suo amministratore delegato, Frans Muller, e i vertici di Carrefour, tra cui il presidente e CEO Alexandre Bompard e il direttore finanziario Matthieu Malige. Sebbene le due aziende presentino fatturati comparabili (88,6 miliardi di euro per Ahold Delhaize e 83,3 miliardi per Carrefour), la catena francese ha una capitalizzazione di mercato nettamente inferiore - circa un terzo - penalizzata da risultati deludenti e prospettive incerte. Non è la prima volta che un tentativo di acquisizione di Carrefour viene ostacolato. Già nel 2021, infatti, il governo francese aveva respinto l’offerta del gruppo canadese Couche-Tard, definendo Carrefour una “società strategica per la Francia”. Probabilmente Muller ha ritenuto che la sua proposta avrebbe incontrato lo stesso destino, decidendo così di interrompere le trattative. Tuttavia, oltre alle resistenze francesi, anche altri fattori hanno contribuito al fallimento dell’operazione, come - per esempio - le difficoltà ad ottenere l’approvazione dall'antitrust in Belgio e le elevate richieste degli azionisti di Carrefour. (bf)




















