Dal campo
Agrumicoltura, assemblea del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp
Il presidente Diana: «Stagione in chiaroscuro. Brand sempre più affermato»
Un anno non facile ma ugualmente ricco di iniziative in Italia e all’estero per promuovere e tutelare un frutto e un brand, l’Arancia Rossa di Sicilia Igp, sempre più apprezzati e riconosciuti dai mercati e dai consumatori. A tracciare il bilancio, non solo economico, di una stagione di commercializzazione in chiaroscuro - quella che si concluderà a breve per il prodotto fresco - è stato, durante l’annuale l’assemblea dei soci il presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP Gerardo Diana. Durante l’assemblea Diana ha rimarcato come, “nonostante le difficoltà, dovute in larga parte al clima siccitoso dettato dal riscaldamento globale, siamo riusciti ad avere un riscontro positivo dai nostri storici buyers e dai nostri affezionati consumatori.”
Tra le attività svolte dal Consorzio il presidente ha citato la partecipazione a scopo promozionale alle grandi fiere italiane e internazionali di settore come il Fruit Attraction di Madrid, il Fruit Logistica di Berlino, il Cibus di Parma e il MacFrut di Rimini. A queste ultime due il Consorzio parteciperà nel prossimo mese di maggio. “Abbiamo allargato il campo con la seconda partecipazione a Vicenza Oro e alla Milano Milano Fashion & Jewels, fiere non di settore ma preziosissime occasioni di collaborazione e vetrine di prestigio, sia per il frutto fresco sia per le spremute”, ha detto Diana. “Quella della collaborazione con altre eccellenze italiane ed estere è una strada che intendiamo ancora seguire. La partecipazione, pochi giorni fa, al 1º Salone Internazionale dell’Agrume di Mentone ci ha confermato che l’Arancia Rossa di Sicilia Igp è frutto versatile è pronto a mille usi in cucina, nelle bevande, nei dolci. Una dote valorizzare senza sosta”, ha proseguito il presidente del Consorzio.
“Nel corso di questi ultimi mesi non sono purtroppo mancate le preoccupazioni circa l’arrivo di nuove fitopatie potenzialmente letali per la nostra agrumicoltura. Abbiamo denunciato, a più riprese, l’arrivo in Europa di partite di agrumi infetti provenienti da Paesi extra Ue e abbiamo spronato più volte le istituzioni a vigilare, controllare e a porre barriere fitosanitarie e commerciali. Continueremo a farlo sperando di essere ascoltati, perché ne va della sopravvivenza di un intero settore. Lo stesso abbiamo fatto e faremo per la risoluzione del problema della siccità e della distribuzione dell’acqua. Una risorsa sempre più preziosa sulla quale chi ha responsabilità amministrative, tecniche e politiche ha il dovere di agire tempestivamente”, ha concluso Diana.
Sulla stagione non semplice dal punto di vista della commercializzazione si è soffermato anche il vicepresidente del Consorzio Salvatore Scrofani, “Abbiamo il dovere di continuare a lavorare guardando con ottimismo al futuro. Non sarà facile garantire ricavi elevati a tutta la filiera ma è nostro compito lavorare per far sempre meglio”, ha affermato Scrofani. Tornando sul terreno dei numeri, quelli del bilancio del Consorzio continuano a essere positivi. L’approvazione è stata infatti unanime. A illustrare le linee guida del documento contabile sono stati il revisore dei conti Riccardo Di Stefano e il responsabile dell’area amministrativa del Consorzio Salvatore Milluzzo.
“I fattori salienti e più rilevanti di questo bilancio per l’aspetto commerciale riguardano un continuo incremento dei ricavi derivanti dall’attività di vigilanza per uso della denominazione, conseguenza dell’aumento delle etichette e delle aziende autorizzate, altri ricavi ottenuti grazie all’applicazione avvenuta per la prima volta dell’erga omnes, ovverosia la possibilità di chiamare a contribuire per i costi delle attività di promozione e di vigilanza anche i produttori non iscritti al consorzio ma iscritti all’organismo di controllo, come previsto dalle norme che regolamentano la vita dei consorzi”, ha detto Di Stefano
“Altro aspetto importante è l’avere concretizzato le attività di vigilanza svolte a favore di ben altri 8 consorzi con delle convenzioni che consentono di fatturare tale attività e di averne un ritorno sia sotto l’aspetto del prestigio che sotto l’aspetto economico, tanto da consentire al Consorzio di assumere una risorsa a tempo indeterminato”, ha concluso.
La neoassunta è la dottoressa Lucia Fidelio, già da anni qualificata consulente del Consorzio. Fidelio ha superato la selezione per partecipare all’“Executive Master Direttore Consorzio di Tutela”, organizzato da Origin Italia, che sta attualmente frequentando.
“Abbiamo lavorato molto anche in prospettiva, basti pensare che oggi il consorzio gestisce progetti per circa 330 mila euro, dei quali 250 mila euro ottenuti con la Misura 3.2 della Regione Sicilia”, ha illustrato Milluzzo. “Il Consorzio è inoltre inserito in un progetto europeo, denominato Dyonisus, che porterà al Consorzio circa 250 mila euro. Presidente e cda hanno attuato una gestione oculata sta consentendo di portare avanti questi progetti avendo fatto la scelta di non contrarre polizze fideiussorie e di non chiedere contributi speciali ai soci”, ha concluso Salvatore Milluzzo.
Il 16 maggio prossimo si terranno le consultazioni per eleggere il presidente del Consorzio. (aa)
Fonte: Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP