Agrumi spagnoli, export in calo

Bene solo i valori per i mandarini

Agrumi spagnoli, export in calo

L’export di agrumi spagnoli dal 2018 a oggi ha subito un notevole calo a livello di volumi. Nel 2022, in tonnellate la perdita è stata del 14,7% e, nonostante i prezzi siano stati superiori in media del 16,18% rispetto allo scorso anno, il dato delle vendite totali è stato inferiore dello 0,91% rispetto allo scorso anno per effetto del diverso peso della varie categorie all'interno del paniere. I dati complessivi sono stati recentemente pubblicati su Datacomex e ripresi da Valenciafruits. 

Scendendo nel dettaglio di ogni singolo agrume, l’aumento dei prezzi del 12,4% delle arance non è stato in grado di compensare la perdita del 17% del volume, quindi le entrate delle arance in questa stagione sono diminuite del 6,7% rispetto alla scorsa stagione e del 7,5% rispetto al 2020/21.  
Va meglio per i mandarini, il cui aumento dei prezzi del 19,7% ha permesso di compensare la perdita di tonnellate del 14,5% , con i ricavi che hanno superato quelli dell’anno precedente del 2,4%. I prezzi dei limoni, invece, superiori del 10,4%, non compensano il calo a volume dell’11% e, chiaramente, nemmeno gli aumenti dei costi. 

I pompelmi hanno cifre simili agli altri tre agrumi, ma con prezzi in aumento del 4,9% e volumi in calo del 5%, i ricavi sono raggiunti con una leggera diminuzione dello 0,43%. 
A livello di importazioni invece, da settembre a dicembre sono 659.919 le tonnellate di agrumi entrate da Paesi terzi, ovvero il 9,2% in meno dello scorso anno, raggiungendo la cifra più bassa degli ultimi anni.