Dal campo
Agrumi: le fisiopatie sono in netto aumento
In Sicilia, ustioni e danni da vento stanno provocando gravi problemi
Nel settore agrumicolo siciliano l’emergenza del virus della tristeza sembra oramai superata, ma il cambiamento climatico in atto sta dando origine a diverse fisiopatie fino a ora sconosciute. Sono questi alcuni degli aspetti più salienti emersi dalla relazione di Filadelfo Conti del Servizio Fitosanitario della Regione Sicilia nella relazione sul bilancio fitosanitario degli agrumi 2022 e 2023.
“Negli ultimi due anni c’è stato un netto aumento delle temperature e della ventosità e, questo, sta provocando l’insorgere di fisiopatie alle quali non eravamo abituati. Per esempio, l’incrinatura e la spaccatura del frutto, che danneggiano irrimediabilmente il frutto, stanno causando non pochi grattacapi ai nostri produttori, in particolare di arance. Parimenti, sono sempre più frequenti i danni diretti da alte temperature, come le ustioni a carico dei frutti, senza dimenticare come l’eccesso di calore comprometta la capacità fotosintetica delle piante, con tutte le conseguenze negative che possiamo immaginare, a partire dal crollo delle produttività”.
“Chiaramente sono in essere diverse prove sperimentali per cercare delle contromisure, come ad esempio l’impiego di sostanza che proteggano la vegetazione come il caolino piuttosto che la zeolite e i primi risultati sono incoraggianti. La ventosità, invece, è più difficile da gestire perché non si manifesta in modo uniforme ed il danno che crea, defogliazione in primis, è particolarmente impattante”.
“Per quanto riguarda le malattie fungine – prosegue il ricercatore – a parte il mal secco del limone, che continua ad essere un’emergenza, non si rilevano particolari criticità. Viceversa, fra i fitofagi si nota un aumento delle infestazioni di ragnetto rosso, mentre fra le “new entry” l’Aleurocanthus spiniferus deve essere monitorato con estrema attenzione, perché nella zona di Caltagirone sta determinando notevoli difficoltà.”
“Infine, siamo riusciti a risalire la china nei confronti del virus della Tristeza, grazie all’introduzione di portinnesti resistenti, i quali tuttavia, sono suscettibili ad altri viroidi come l’Exocortite – che provoca un disseccamento della corteccia – che non sono altrettanto pericolosi, ma che devono essere tenuti sotto stretto controllo”. (aa)