Attualità
Agrumi, il Sudafrica contesta le analisi dell'UE
Le indagini hanno rivelato una serie di falsi positivi e segnalazioni errate
L'industria agrumicola sudafricana ha sollevato dubbi sull'accuratezza e sull'affidabilità delle procedure di analisi seguite dai laboratori degli Stati membri dell'UE. Ad esempio, sono state fatte segnalazioni errate riguardo contaminazioni da parte di organismi nocivi e parassiti non riscontrati nel paese. In una comunicazione all’organo competente dell’UE, l’associazione sudafricana dei coltivatori di agrumi (CGA) ha affermato che le indagini hanno rivelato una serie di falsi positivi e segnalazioni errate in questa campagna. La questione minaccia il futuro delle esportazioni di agrumi sudafricani verso l’Unione Europea.
“In qualità di esportatore di agrumi di alta qualità da oltre 100 anni, il Sudafrica e la CGA prendono molto sul serio le proprie responsabilità in ambito fitosanitario, implementando un rigoroso sistema di gestione del rischio che garantisce che oltre il 99,9% di tutta la frutta che entra nell'UE dal Sudafrica sia esente da parassiti", hanno affermato Deon Joubert e Rocco Renaldi, due rappresentanti della CGA “I casi errati, emersi dalle analisi tecniche su diversi avvisi di non conformità (NONC), mettono purtroppo in dubbio l’intero sistema. Sebbene il governo sudafricano abbia portato tali errori all'attenzione della Commissione Europea, a ora non c'è stata alcuna azione ufficiale da parte dell'UE sulla questione".
La CGA ha affermato di avere fatto le segnalazioni nello spirito di reciproco miglioramento continuo che derivaa dalla propria diligente analisi scientifica di routine di ciascuna non conformità: “Per questo confidiamo che uno scambio di opinioni costruttivo e basato sull’evidenza tra il Sudafrica e l’UE possa portare la questione a una soluzione reciprocamente soddisfacente”.
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