Il meglio di IFN
A gennaio i consumi di nuovo nel baratro
-6,1% a volume, inflazione al +11,7%
Il 2024 non si apre nel migliore dei modi per il reparto ortofrutta della Gdo. I volumi sono in netta flessione e l’inflazione aumenta di quasi 4 punti rispetto alla chiusura del 2023. A livello di macrocategorie, la frutta è più di tutte responsabile della debacle, mentre per la verdura si evidenzia un aumento dei prezzi nettamente superiore alla media. In tutto ciò, i prodotti servizio viaggiano un po' in controtendenza, con una perdita limitata nelle vendite e un’inflazione quasi nulla.
L’anno nuovo parte con il piede sbagliato per il nostro comparto: le vendite a volume di ipermercati e supermercati crollano del 6,1%, rispetto a una chiusura d’anno quasi in pareggio (Clicca qui per approfondire), mentre a valore il trend è positivo (+4,9%), supportate da un effetto inflattivo ancora molto forte.
La frutta è la macrocategoria maggiormente incriminata relativamente alla perdita dei volumi, poiché flette del 7,8% a fronte di vendite a valore quasi in stallo (+0,4%). La verdura, invece, perde qualcosa in meno a quantità (-4,5%) e cresce nettamente a valore (+11,2%). Nei prodotti servizio, i trend a volume e a valore sono entrambi negativi e con intensità molto simile (rispettivamente -2,9% e -2,1%), ma la flessione nei consumi è maggiore rispetto alla media del 2023 (-0,9%).
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Se sul fronte dei volumi non ci sono note positive, osservando i prezzi medi la situazione sembra quasi peggiorata. Nel 2023 l’inflazione media del reparto è stata nell’intorno degli 8 punti; a gennaio 2024 la lancetta schizza al +11,7%, quindi con una crescita di quasi 4 punti, ma con situazioni molto diverse a livello di macrocategorie.
La verdura, per esempio, evidenzia una crescita dei prezzi medi vicina ai 17 punti, mentre per IV-V Gamma l’inflazione è veramente minima (+0,8%) e in flessione rispetto al totale 2023 (+3,2%), fatto che innesca un ulteriore campanello d’allarme sullo stato di salute del comparto.(gc)
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