Attualità
15 milioni per rilanciare Fico
La gestione passa in toto alla famiglia Farinetti
Novità in casa Fico. La gestione passa al 100% alla famiglia Farinetti. Come riporta il Corriere della Sera, il nuovo presidente della società sarà il figlio più piccolo di Oscar, il 32enne Andrea Farinetti. Esce dalla gestione invece Coop Alleanza che resta però azionista della cittadella del cibo.
In tutto, l’investimento per rimettere in sesto il parco si dovrebbe aggirare intorno ai 15 milioni, 8 arriveranno dalla famiglia Farinetti e altri 7 dalle coop. L’accordo con gli istituti di credito, inoltre, prevede il blocco dei pagamenti per i prossimi tre anni. La società rimborserà solo gli interessi dei circa 30 milioni di esposizione. Il primo utile è atteso per il 2026. Questo è il piano illustrato ieri da Oscar Farinetti ai quotisti del fondo. Per rispondere ai mal di pancia degli azionisti ai quali erano stati promessi dividendi sonanti, Farinetti ha ribadito che ha intenzione di vincere la scommessa Fico. A quanto pare, i quotisti sono stati convinti dal discorso motivazionale del fondatore di Eataly.
L’intenzione è partire con il nuovo piano entro giugno. Sono in programma alcuni lavori di ammodernamento dentro la cittadella, ma il cambio più che fisico sarà nella gestione. La novità più rilevante è l’addio al biglietto a pagamento introdotto a suo tempo dall’oramai ex amministratore delegato, Stefano Cigarini. Il nuovo corso Farinetti-Bagnasco ha in mente il ritorno a un modello più simile a quello originario. Le filiere del cibo a vista, gli eventi divulgativi e il coinvolgimento della Fondazione. Un assist al rilancio di Fico arriverà anche dagli interventi nell’area. Secondo quanto riferito all’incontro con i quotisti, nelle aree dell’ex Asam e della Fondazione Carisbo potrebbe arrivare il via libera a nuovo residenziale. Il Comune avrebbe dato rassicurazioni su questo punto. Come noto, inoltre, a Fico arriverà anche la fermata della linea rossa del tram e anche lo stadio temporaneo del Bologna quando partirà la riqualificazione del Dall’Ara. Interventi che dovrebbero consentire alla cittadella del cibo di non essere più una sorta di cattedrale nel deserto.