11 mila aziende pugliesi rischiano di andare in difficoltà

La Regione fa saltare l'attivazione delle misure a superficie per l’anno 2023

11 mila aziende pugliesi rischiano di andare in difficoltà

Circa 11mila aziende pugliesi potrebbero andare in difficoltà per la mancata attivazione da parte della Regione Puglia delle misure a superficie per l’anno 2023. È questo il forte allarme lanciato da Confagricoltura che già nel mese di febbraio aveva sollecitato l’Assessorato all’attivazione dei bandi sottolineando la possibilità di superare alcune criticità tecniche.

In particolare, l’Organizzazione si riferisce ai nuovi ACA: misure a superficie, del tipo Agricoltura Biologica, Agricoltura Integrata e Semina su sodo, che nella scorsa programmazione avevano visto la concessione del premio a diverse migliaia di aziende agricole pugliesi e che costituiscono circa il 35% della dotazione di tutto il nuovo CSR Puglia. “Si tratta di un danno da diversi milioni di euro che colpisce le aziende agricole pugliesi, già strette dalla morsa economica degli aumenti dei prezzi delle materie prime ed energetici”, sottolinea Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia. 

La Regione ha annunciato che pubblicherà i bandi nel prossimo autunno, in questo modo il primo pagamento utile per i papabili beneficiari arriverà solo nel 2024 inoltrato e, soprattutto, verrà completamente saltato l’anno 2023. Con la mancata attivazione del bando per l’annata in corso, gli imprenditori si troveranno ingiustamente scoperti da questi aiuti che sono indispensabili per quelli agricoltori che fanno. Importanti scelte ambientali e ai quali la Comunità europea concede una compensazione per i maggiori costi sostenuti. 

La Puglia, per esempio, è leader nell’agricoltura biologica in Italia ed è la prima regione prossima a raggiungere gli stringenti parametri europei per le percentuali di agricoltura biologica. Eppure sono proprio molte delle aziende che hanno investito in questo settore le maggiormente penalizzate: sono migliaia quelle aziende che con la mancata attivazione del bando per l’annata 2023, si troveranno nella condizione di rischiare quasi due anni di assenza di premi.

“Questa decisione della Regione Puglia è stata assunta – evidenzia Confagricoltura -  senza confronto con il partenariato e avrà ricadute pesantissime sul comparto agricolo ed in particolare su quelli agricoltori che praticano agricoltura biologica, agricoltura integrata e semina su sodo/minima lavorazione. Molto probabilmente – prosegue - attraverso un confronto con il partenariato e le organizzazioni agricole, si sarebbero potute cercare soluzioni meno invasive e penalizzanti per le aziende agricole pugliesi, come del resto hanno fatto altre regioni in Italia. 

Pertanto, Confagricoltura Puglia ritiene “assolutamente improcrastinabile la necessità di condividere un percorso che ci porti alla condivisione delle tracce strategiche dei nuovi bandi ACA a valere sul Piano Strategico PAC 2023/2027, da emanarsi al più presto e senza altri tentennamenti”.
 

Fonte: Confagricoltura Puglia