Il mondo diventa più piccolo, anche per le mele

Le strategie di Vip. Confronto con Pinzger, Zanesco e Laimer

Il mondo diventa più piccolo, anche per le mele
Il mondo diventa più piccolo, anche per il mercato delle mele. La riflessione di Fabio Zanesco, direttore commerciale di Vip, è figlia dell'attuale scenario geopolitico ed economico. La guerra in Ucraina, le sanzioni a Russia e Bielorussia, gli strascichi della pandemia, le difficoltà logistiche, i rincari dell'energia e delle materie prime... Tanti fattori che portano a rivalutare il mercato domestico e comunitario. Anche se l'Oriente, per la mela italiana, continua ad essere una piazza interessante.

In questo momento, suggerisce Martin Pinzger, direttore generale di Vip, è bene guardarsi allo specchio, prendere coscienza delle proprie capacità e proiettarsi al futuro. "Nonostante le incertezze a livello internazionale guardiamo al 2030 - dice a IFN - Siamo al centro dell'Europa, un mercato con 500 milioni di consumatori, un mercato a cui siamo storicamente vicini e grazie ai miei predecessori la visione è chiara".

E nel Vecchio Continente la mela della Val Venosta è un brand riconosciuto, l'origine italiana è sempre apprezzata. "Non c'è un solo mercato, ma tanti mercati diversi - aggiunge Zanesco - Per i prodotti di calibro medio grande non ci sono problemi: la campagna è buona e andremo a fine stagione con equilibrio. C'è però una sovra presenza di calibri ridotti: per le varietà rosse ce la caveremo, per le Golden i prossimi mesi saranno decisivi. Ma una parte andrà a finire all'industria perché il mercato non è ricettivo. Il contesto geopolitico fa sì che il mondo diventi più piccolo e l'offerta supera la domanda: non ci possiamo nascondere dietro questo. Ma noi i fondamentali li abbiamo giusti, possiamo quindi affrontare la contingenza con i giusti strumenti".



Vip Val Venosta poggia su una solida struttura organizzativa. "Siamo 1500 produttori, aziende familiari, piccole superfici di qualche ettaro - prosegue il direttore generale - Siamo il classico miracolo di un formicaio che funziona da generazione, basato sul sistema cooperativistico, sostenibile per sua stessa definizione ed accettato dal consumatore. Anche per questo mi sento sicuro per il futuro. Abbiamo un 60% di Golden in portafoglio, ma domani saranno il 50%: abbiamo un pacchetto di varietà tradizionali giuste per il nostro mercato strategico; ma abbiamo anche un paniere efficiente di nuove varietà, con cavalli di battaglia come envy e Kanzi, nicchie come Yello, SweeTango o Kissabel che stanno dando soddisfazione. Ovviamente devi fare scelte di posizionamento, ma siamo nella giusta direzione".

C'è poi il biologico. "Siamo leader di mercato sia per quantità che nel posizionamento - aggiunge Pinzger - Il bio è un altro pilastro che ci permetterà di superare questa tempesta".



"Sulle mele club - sottolinea Zanesco - inizia ad esserci tanta offerta, il segmento premium è sempre più presidiato: nei prossimi anni ci sarà un'esplosione di volumi. Tra le novità siamo alle ultime battute della prima stagione di Cosmic Crisp, con le 1200 tonnellate prodotte assieme a Vog abbiamo ottenuto riscontri positivi: a regime sarà una mela che ci permetterà di coprire il periodo gennaio-agosto".

Sulla campagna primaverile ed estiva delle mele, dipenderà molto da che strada prenderanno le produzioni dell'Emisfero australe dirette verso la Russia. In Italia, suggerisce Zanesco, arriverà poco o nulla, ma sarà importante capire le dinamiche degli altri mercati che importano mele. "Potrebbe esserci un po' di impasse tra agosto e settembre - la previsione del manager - E' vero che per ogni mercato che sparisce se ne apre sempre uno nuovo,ma è altrettanto vero che la Bielorussia, tanto per fare un esempio, non la sostituisci con Hong Kong. C'è l'India, dove gli americani ci hanno lasciato spazio, che è molto interessante: importa 400 mila tonnellate di mele all'anno, soprattutto Red Delicious e Gala. Ma la nostra attenzione - conclude Zanesco - è centrata sull'Europa, gli altri mercati più lontani possono sparire da un momento all'altro".



E per valorizzare la mela della Val Venosta in Italia e nel Vecchio Continente, come ricorda il responsabile marketing Benjamin Laimer, ci sono tante azioni di comunicazione in cantiere per trasformare l'acquisto in una esperienza di consumo. L'attività nel punto vendita è strategica e per questo è stata lanciata la VIP Academy (clicca qui per leggere l'articolo): un'app che espande il perimetro della formazione degli addetti ai reparti ortofrutta e li prepara per comunicare al meglio con i consumatori.

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