Agrion, si insedia il nuovo comitato tecnico scientifico

Agrion, si insedia il nuovo comitato tecnico scientifico
Giovedì 3 marzo si è tenuta la riunione di insediamento del comitato tecnico-scientifico di fondazione Agrion. Un organismo consultivo che offre l’opportunità alla fondazione di ampliare il confronto e le sinergie nell’indirizzare l’attività di ricerca e sperimentazione a favore dello sviluppo dell’agroalimentare piemontese. 

Si tratta di una delegazione di grande rilievo, composta da esperti e qualificati rappresentati dei principali enti regionali e nazionali, i quali, grazie alle competenze nei diversi ambiti di appartenenza, saranno a supporto della fondazione  Agrion, per individuare e interpretare la domanda di ricerca delle filiere agroalimentari regionali. Un confronto che assolutamente non sostituirà o prevaricherà il ruolo dei Soci in rappresentanza delle filiere agricole piemontesi, ma che, se ben condotto, potrà offrire l’opportunità di ampliare il confronto, integrare le competenze e le diverse sensibilità nel cercare di rafforzare costantemente l’attività di ricerca e sperimentazione a favore dello sviluppo e della competitività dei nostri territori.
 
L’incontro è stata l’occasione per condividere con il comitato tecnico-scientifico le finalità e il ruolo strategico della fondazione Agrion per la ricerca di soluzioni concrete al crescente numero di criticità che si trovano ad affrontare le aziende, nel tentativo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e nel mantenere una capacità di innovazione costante del settore agroalimentare piemontese. In maniera unanime, il comitato ha evidenziato come la capacità del Piemonte di utilizzare queste leve, impegnando le migliori competenze disponibili, rappresenterà uno degli elementi cardine per rafforzare la competitività futura sui mercati. Un percorso che non può prescindere dagli obiettivi del Green New Deal europeo e quindi della Strategia Farm to Fork e dell’agenda Onu 2030, per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura piemontese sia da un punto di vista ambientale che economico. Nei suoi progetti di ricerca, infatti, Agrion mira a garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che non solo aumentino la produttività e la produzione, ma che aiutino anche a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e alle condizioni meteorologiche estreme, e che migliorino progressivamente la qualità del suolo.

“La ricerca e l’innovazione sono sempre più centrali nel raggiungimento degli obiettivi della nostra fondazione – ha dichiarato il presidente di Agrion, Giacomo Ballari - Soprattutto per non sacrificare il livello qualitativo delle produzioni nel rispondere alle sfide globali legate ai cambiamenti del clima, alla richiesta di una sempre maggior sostenibilità ambientale e salubrità delle produzioni e all’esigenza di essere sempre più competitivi sui mercati. Dobbiamo coinvolgere un numero sempre più ampio di soggetti, competenze e risorse da impiegare nel trovare  soluzioni innovative ai problemi, nuove strategie di gestione delle colture e nel cercare di utilizzare al meglio le nuove tecnologie che oggi abbiamo a disposizione. Questo è il senso di questo nuovo tavolo aperto in Fondazione: un impegno e un confronto allargato per rafforzare le sinergie tra atenei, tra noi e tutti i soggetti che hanno competenze in materia, con tutta la filiera agroalimentare, il mondo dell’enogastronomia, i consumatori, gli ambientalisti convinti che nello sviluppo e finalizzazione della ricerca e sperimentazione sta la chiave della soluzione di molti nostri problemi. Più qualità, più ambiente, più salubrità dei prodotti non si possono ottenere continuando solo ad implementare regole e sanzioni. Attraverso la ricerca e la sperimentazione, bisogna offrire soluzioni applicabili nelle aziende da un punto di vista produttivo e sostenibili da un punto di vista economico. Questa è la sfida con cui tutti ci dovremo misurare nei prossimi anni. Con l’istituzione del nuovo comitato tecnico e grazie agli interlocutori di altissimo livello che ne fanno parte, saremo in grado di diffondere sempre di più e in maniera capillare la conoscenza di Agrion e delle sue azioni, accogliendo suggerimenti e definendo insieme le prossime linee di lavoro. Credo fermamente che ciascun membro del Comitato possa dare alla Fondazione un valore aggiunto, anche in termini di pensiero di progettazione strategica".



I componenti del comitato tecnico-scientifico di Fondazione Agrion:

Gullino Maria Lodovica, ordinario di patologia vegetale, direttore del centro Agroinnova e Vice‐Rettore, università di Torino

Demarchi Danilo, professore ordinario di micro e nano sistemi elettronici al politecnico di Torino ‐ Esperto in particolare dell’applicazione dei sistemi elettronici alla catena agroalimentare, fondatore del workshop FoodCAS (Circuits and Systems for betterquality food) e della rivista scientifica Ieee Transactions on AgriFood Electronics

Arlorio Marco, professore ordinario di chimica degli alimenti presso il dipartimento di scienze del farmaco di Novara, università del Piemonte Orientale

Piochi Maria, tecnologo alimentare con dottorato di ricerca in gestione sostenibile delle Risorse Agrarie, Forestali e Alimentari presso Università di Firenze; Ricercatore in Scienze e Tecnologie Alimentari presso l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Unisg ‐ Pollenzo) e Vicedirettore del Laboratorio di Analisi Sensoriale presso lo stesso ateneo

Calabrese Giorgio, docente di dietetica e nutrizione umana ‐ presidente comitato nazionale sicurezza alimentare ministero della salute - presidente comitato tecnico-scientifico università di Asti - membro del comitato scientifico del Crea ministero dell'agricoltura - Unito facotìltà di medicina e chirurgia ospedale Molinette

Civalleri Roberto, vicepresidente Fondazione cassa di risparmio di Saluzzo ‐ Già Responsabile Estero Banca San Paolo

Arnolfo Fernando, ex direttore generale istituto cooprofilattico Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria ‐ ex direttore generale istituto zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise

Bechis Michele, consigliere fondazione Podere Pignatelli ‐ Ex Presidente e consigliere delegato C.a.p.a.c. s.c.r.l. (Consorzio Agricolo piemontese per Agroforniture e Cereali) ‐ Ex Vicepresidente e consigliere delegato Confcooperative Piemonte

Vercelloni Stefano, vicepresidente associazione nazionale Città del Vino

Prino Giorgio, presidente Legambiente Piemonte Valle d'Aosta

Bosso Antonella, dirigente tecnologo con incarico di responsabile della sede di Asti del Crea-Ve centro di ricerca viticoltura ed enologia di Asti

Bongiovanni Irene, presidente nazionale confcooperative cultura, turismo e sport - vicepresidente Confcooperative Piemonte

Rossi Piercarlo, professore ordinario di diritto comparato, vice direttore del dipartimento di Management Unito

Devalle Pietro, imprenditore agricolo associato Coldiretti

Durando Alessandro, referente regionale settore corilicoltura Cia Piemonte

Giacosa Graziano, frutticoltore, rappresentante sezione biologico Op Asprofrut

Massobrio Paolo, giornalista

Germini Antonella, Dirigente scolastico istituto Umberto I

Fonte: Ufficio stampa Agrion