«Promozioni in Gdo, il prezzo non è tutto»

Gallo: «Alcune offerte hanno un senso, altre gridano vendetta»

«Promozioni in Gdo, il prezzo non è tutto»
Le offerte non sono tutte uguali, così come le strategie promozionali delle insegne distributive. Trovare l'equilibrio tra prezzo, periodo e quantità di prodotto messo in offerta rispetto all'assortimento complessivo può fare la differenza tra una promo azzeccata e una svendita che fa male all'intero comparto. Svendite che - come ha ricordato ieri il presidente di Ortofrutta Italia Massimiliano Del Core (clicca qui per leggere la notizia) - vedono prezzi al dettaglio clamorosi.

"Le catene della Gdo le offerte le fanno e le faranno, l'importante è che siano gestite correttamente: ci sono promo e promo, tanto dipende dalla dimensione che si dà all'iniziativa - spiega a Italiafruit News Natalino Gallo, presidente della Op Agricor di Corigliano Calabro (Cosenza) - Ci sono offerte ragionate che hanno un senso e una utilità, altre che semplicemente gridano vendetta".



Le clementine, tra i prodotti di punta dell'Op calabrese, quest'anno sono state oggetto di continue promozioni sin dalle prime battute della campagna commerciale. "Il prezzo di un'offerta è importante, ma non è tutto - prosegue l'imprenditore - Ci sono catene che scelgono di andare in promozione con le clementine e concentrano la stragrande maggioranza dell'assortimento di questo agrume con il prodotto a prezzo scontato; mentre ci sono altre insegne che promuovono il taglio prezzo, ma oltre alle clementine in promo continuano a proporre altre referenze: l'Igp, il prodotto affogliato, quello premium.... E' chiaro che l'impatto delle due impostazioni non è lo stesso. Se non dai molta corda al prodotto scontato, la promozione stessa diventa più equilibrata. Questa è la grande differenza che si nota nel panorama distributivo italiano".

Ma che bilancio si può fare di questa campagna clementine? "Il prodotto premium, quello che appaga il palato del consumatore, le soddisfazioni le dà - risponde Gallo - E' sul prodotto di massa che le cose si complicano, anche perché il comparto è frazionato in mille aziende e non tutte sono strutturate per portare avanti determinate scelte, per difendere il valore del prodotto, per garantire forniture di un certo livello. E così, anche a livello commerciale, ad ogni campagna si ripetono fughe in avanti di cui tutti finiamo per pagare le conseguenze".



Più coordinamento, più aggregazione, più concertazione delle strategie di valorizzazione del piccolo agrume simbolo della Calabria. Le principali aziende del territorio, racconta Gallo, stanno cercando di lavorare a un percorso di valorizzazione e condivisione degli obiettivi sul prodotto Igp. "E' un percorso che stiamo facendo in sinergia con il Consorzio di tutela anche per affrontare il problema della frammentazione - conclude Natalino Gallo - La mia idea è quella di spingere l'Igp solo come prodotto premium, andando così a valorizzare un frutto di assoluto livello nel periodo in cui esprime le massime caratteristiche organolettiche".

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