Spagna, previsioni favorevoli per le drupacee

Una disamina delle ultime stagioni e un'analisi di dettaglio su quella alle porte

Spagna, previsioni favorevoli per le drupacee

Drupacee, in Spagna è già ora di stime di produzione. Considerato il buono stato delle fioriture, che quest’anno sono avvenute in anticipo, è possibile delineare i tratti della futura stagione. I volumi prospettati sono in linea con lo scorso anno e, nonostante una perdita delle superfici, è attesa una maggiore produttività dei nuovi impianti. A seguire una disamina delle ultime stagioni e una previsione approfondita della stagione alle porte.

Le ultime campagne a livello di produzione
Per quanto riguarda la produzione, secondo il bilancio del ministero dell'Agricoltura del 2 novembre 2023, i dati sono i seguenti:

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Come vediamo, nel 2023 c'è stata una ripresa molto significativa rispetto alla campagna precedente e con un valore in linea alla media degli ultimi 5 anni (2018/2022). Il giudizio, ovviamente, è formulato senza considerare i 2 milioni di tonnellate di produzione raggiunti nel 2019. 
È evidente che in Spagna, così come in Italia, sono stati estirpati diverse migliaia di ettari destinati a drupacee a causa dei risultati economici insoddisfacenti registrati nell'ultimo decennio. La situazione è la seguente:

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Il calo è importante per le pesche: si sono persi oltre 10 mila ettari dal 2016 al 2023.Anche per gli altri prodotti (nettarine, albicocche e prugne) si sono registrati cali, anche se in maniera più contenuta. In controtendenza invece sono le ciliegie, che si avvicinano ai 30 mila ettari.
 

Le ultime campagne sul fronte delle esportazioni
Per quanto riguarda invece le esportazioni, sicuramente nel 2023 c’è stata una ripresa rispetto all’annus horribilis del 2022, tuttavia i quantitativi sono inferiori rispetto alla media dell’ultimo quinquennio (ad eccezione delle ciliegie).

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Le diminuzioni di albicocche, pesche e nettarine rispetto alla media dei 5 anni precedenti sono state rilevanti e per le prugne possiamo parlare di stabilizzazione. 
Per lo meno si è avuta una ripresa dei prezzi negli ultimi due anni (2022 e 2023). Infatti, le quotazioni di albicocche, prugne e ciliegie sono state superiori sia all'anno precedente (2023 su 2022), che alla media dei 5 anni precedenti (2018/2022).
Per pesche e nettarine i prezzi sono stati leggermente inferiori rispetto all'anno precedente ma superiori alla media dei 5 anni precedenti (2018/2022) e accettabili in considerazione dell'aumento della produzione.
 

Le previsioni per la campagna 2024
Per quanto riguarda la campagna attuale, entriamo nel dettaglio dei diversi areali produttivi. 
L'Andalusia è la zona più precoce, a partire da Huelva e passando per Siviglia, dove quest'anno la fioritura procede bene e in anticipo rispetto allo scorso anno e non si vedono a prima vista grandi cambiamenti. La sua campagna va fondamentalmente da metà aprile a fine maggio.
Alla produzione in queste zone, segue quella di Murcia: anche in questo caso la campagna è in anticipo rispetto allo scorso anno. A Murcia si osserva una buona fioritura di albicocche: un buon segno, considerato che negli ultimi due anni questa coltura non aveva registrato campagna favorevoli. Rientra invece nella norma la fioritura delle altre colture. Murcia inizia la raccolta nelle sue zone più precoci alla fine di aprile, ma la campagna entra nel vivo a maggio e giugno, terminando in luglio, con pesche tabacchiere e nettarine.
L'Estremadura è leggermente in anticipo, mentre di solito inizia pochi giorni dopo Murcia. La fioritura al momento è buona, anche grazie al contributo delle ultime piogge. La campagna va da fine maggio a metà luglio per pesche e nettarine, per le prugne inizia a giugno, anche se entra nel vivo da luglio a settembre.
Nella Valle dell'Ebro, in Catalogna e in Aragona, l'inverno è stato positivo in termini di ore di freddo. La fioritura è buona e leggermente in ritardo rispetto ad altri anni. Si prevede che potrà entrare nel vivo da metà giugno a metà settembre.
A prima vista, la campagna spagnola delle drupacee 2024 può sembrare abbastanza simile alla media delle campagne degli ultimi 5 anni: queste sono attualmente le previsioni che possiamo delineare. Alla fine di aprile e nella prima metà maggio, potremo conoscere più dettagliatamente gli andamenti delle singole produzioni.

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Le previsioni elaborate ipotizzano che la perdita di ettari di cui abbiamo parlato sarà compensata dalla maggiore produttività dei nuovi impianti e dalle caratteristiche (attualmente) favorevoli della fioritura rispetto ai due anni precedenti.
Ma, come sempre accade nel nostro settore e soprattutto per questo tipo di frutta, le condizioni meteo delle prossime settimane potrebbero alterare qualsiasi previsione immaginabile. (am)

Hanno collaborato Fabrizio Pattuelli e Alice Magnani 

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