«Così soddisfiamo tutti i capricci degli chef»

L'azienda Fumagalli Danilo e la specializzazione nell'Horeca: tra nuovi trend e prodotti servizio

«Così soddisfiamo tutti i capricci degli chef»
Da grossisti di periferia a fornitori del canale Horeca. L'azienda Fumagalli Danilo di Vergo Zoccorino (Monza-Brianza) non teme i capricci degli chef: negli anni si è specializzata nel rispondere anche alle richieste più particolari. Prodotti di nicchia, prodotti servizio, prodotti esotici... Basta chiedere e, come racconta Erika Fumagalli a Italiafruit News, il cliente viene servito.

"L'importante è avere un portafoglio dinamico, non solo frutta e verdura di prima gamma, ma anche piattaforma biologica e per noi è fondamentale il settore di taglio. Dalla quarta gamma alle patate tagliate, dalle macedonie di frutta alle insalate... Sono molteplici i formati che mettiamo a disposizione della ristorazione. Puntiamo sulla personalizzazione, anche a livello di pack, per dare risposte su misura ai nostri clienti".

I nuovi trend? "I microortaggi stanno andando forte - risponde l'imprenditrice lombarda - Cuochi e chef alimentano un mercato estremamente dinamico. Serve il jackfruit? Noi lo troviamo. Per una ricetta è indispensabile il basilico limonato? Niente paura, ci pensiamo noi! Ecco, risolviamo tutti i capricci degli chef, grazie anche a una rete di fornitori consolidata".

E il servizio della Fumagalli Danilo poggia anche su una piattaforma tecnologica. "Abbiamo sviluppato un'App che consente di inviare gli ordini fino a mezzanotte e noi al mattino eseguiamo la consegna. Magari rinunci a un po' di marginalità, ma è fondamentale reinvestire tutto il possibile sul servizio. Eseguiamo consegne AxA o AxB con mezzi propri o dedicati: abbiamo una flotta nostra di 20 mezzi più altri 25 padroncini che lavorano per noi".



L'azienda conta 44 dipendenti diretti e ha clienti non solo in Italia, ma anche in giro per il mondo. "Tanti chef italiani che lavorano all'estero ricercano prodotti ortofrutticoli che a Dubai o Londra, tanto per fare un esempio, non trovano: soprattutto alcune varietà di pomodori e poi carciofi e radicchi - prosegue Fumagalli - In Italia, invece, si fanno strada i menu etnici e quindi è richiesta tutta una serie di specialità e prodotti di nicchia".

E come vede il futuro del settore? "Il ready to eat continuerà a crescere, le gastronomie aumenteranno ancora e le cucine domestiche potrebbero sparire - risponde Erika Fumagalli - In questo scenario l'ortofrutta deve diventare sempre più un prodotto ad altissimo livello di servizio".

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