Agrumi, sul «Tavolo» 10 milioni di euro

Il 5 novembre al Mipaaft si parlerà di rilancio del comparto. E, forse, di alluvioni in Sicilia

Agrumi, sul «Tavolo» 10 milioni di euro
Il sottosegretario Alessandra Pesce ha convocato per il prossimo 5 novembre al ministero delle Politiche agricole il Tavolo agrumicolo nazionale.
L’ordine del giorno è piuttosto vago, in quanto si parla di “questioni del settore agrumicolo”. Ma, per alcuni operatori, la convocazione dovrebbe essere legata ai 10 milioni di euro disponibili (due per il 2018, quattro per il 2019 e il 2020) grazie all’istituzione in Legge di Stabilità di un Fondo agrumicolo (leggi notizia precedente). Fondo che doveva servire a incentivare l’aggregazione, gli accordi di filiera, la competitività e la produzione di qualità.

“Abbiamo a disposizione risorse che non abbiamo utilizzato - dice a Italiafruit News Elena Eloisa Albertini, coordinatrice del Comitato Arance dell’Interprofessione e vicepresidente del Consorzio dell’Arancia rossa di Sicilia Igp – Ma la convocazione interessa l’intera filiera, dai produttori ai distributori e l'industria, quindi potrebbe essere un incontro propedeutico al vero e proprio Tavolo, un po’ come è accaduto recentemente per l’ortofrutta”.

Il piano strategico di rilancio dell'agrumicoltura ha, infatti, numerose priorità, tra le quali l’istituzione di un catasto agrumicolo nazionale, il rinnovo varietale per il ripristino del potenziale produttivo degli agrumeti colpiti dal virus Tristeza, la presentazione dei dossier fitosanitari per l’apertura di nuovi mercati, l’internazionalizzazione, tutto in un’ottica di maggiore competitività del settore.



“Ora in Sicilia, oltre ai problemi legati alla Tristeza, si sono aggiunti i danni dovuti all’alluvione del 19 ottobre – aggiunge Albertini – Parliamo, quindi, di risorse che da sole non basteranno a tutto il comparto. Così come non basteranno quelle stanziate dalla Regione. Bisognerà, quindi, non disperdere le risorse ma farle convergere in una o due attività prioritarie”.

“L’importante - conclude Salvatore Marino, vicepresidente di Fedagripesca Sicilia – è che gli eventuali interventi siano programmati e pianificati in modo organizzato”.

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