Pesche veronesi, vendite buone ma prezzi bassi

Pesche veronesi, vendite buone ma prezzi bassi
Vendite buone, ma prezzi ancora bassi, nonostante la limitata produzione di Spagna e Grecia, concorrenti dirette dell'Italia. La raccolta delle pesche, che in Veneto sono coltivate per oltre l'85% nel Veronese, sta andando meglio dell'anno scorso. Ma si paga lo scotto degli espianti dei frutteti, concentrato nell'Ovest del territorio scaligero, a Pescantina, Villafranca e Bussolengo. In un anno la superficie si è ridotta da 1.350 a 1.100 ettari, pari a oltre il 18%.

"Quest'anno ci sta aiutando la scarsa produzione della Spagna, che ha risentito del freddo primaverile e delle forti grandinate che hanno interessato le zone agricole", spiega Andrea Lavagnoli, presidente di Cia Verona. "I nostri frutti, quindi, vengono assorbiti sia dal mercato interno sia dall'export e questo è già una boccata d'ossigeno per il settore. Il buon volume di vendite supplisce in parte ai prezzi non esaltanti, che vanno da 30-40 centesimi per le pezzature più piccole, a 50 per le medie e 80-90 per quelle grosse. Le quotazioni sono in ribasso soprattutto per le pesche gialle, in particolare le Royal Gem, che è la qualità più diffusa nel Veronese". 

C'è ancora tempo per una sterzata in positivo. La raccolta proseguirà infatti fino al 20 agosto. "Verso fine luglio prevediamo un rallentamento dal punto di vista della quantità e poi toccherà alle pesche tardive". Secondo Coldiretti, che ha dato inizio alla campagna di raccolta promuovendo il consumo di frutti locali, "le pesche quest'anno risultano ottime per qualità e pezzatura", commenta Giovanni Adami, produttore e presidente di sezione Coldiretti di Bussolengo. Confagricoltura richiama invece l'attenzione sui danni provocati dalla cimice asiatica, tornata all'attacco in maniera prepotente sulle colture scaligere con effetti devastanti. "L'insetto ha fatto molti danni sulle ciliegie e ora è passato sulle pesche, causando in alcuni casi perdite importanti di prodotto", spiega Andrea Foroni, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona e Veneto. Raccolto che scarseggia anche a causa dei massicci espianti. "In vent'anni, in provincia, gli ettari di pescheti si sono dimezzati, nonostante la scarsità di prodotto i prezzi restano poco soddisfacenti".

Fonte: L'Arena