Batteriosi del kiwi, sollecitati interventi in Romagna

Batteriosi del kiwi, sollecitati interventi in Romagna
La Regione Emilia-Romagna adotti con urgenza ulteriori misure per contrastare in modo efficace la batteriosi del kiwi (Pseudomonas syringae pv actinidiae, o cancro batterico) e per sostenere economicamente gli agricoltori i cui frutteti saranno colpiti da questa malattia. Imprenditori che, oltre a perdere la produzione annuale, subiranno l’ulteriore danno derivante dall’abbattimento delle piante infette.

Lo chiede la consigliera regionale Manuela Rontini in un’interrogazione rivolta alla giunta, facendosi interprete dell’allarme lanciato dai coltivatori romagnoli, faentini in testa, per una nuova possibile diffusione della malattia facilitata dalle condizioni climatiche dell’inverno trascorso. “Dopo l’individuazione, nel 2008, della malattia in territorio italiano, e i picchi del 2013 con ben 100 ettari di coltivazioni estirpate in quel solo anno, il problema sembrava ormai sotto controllo - spiega Rontini - Questo grazie allo scrupolo degli agricoltori nell’esecuzione della profilassi e nella messa in atto degli accorgimenti colturali suggeriti dagli esperti. Oggi, però, siamo di fronte ad una recrudescenza del fenomeno, con un 15-20% di piante colpite nei filari di kiwi attaccati dalla batteriosi, secondo le osservazioni in campo condotte nei primi mesi dell’anno”.

Considerato che la coltivazione del kiwi rappresenta un’importante risorsa per il settore agroalimentare emiliano-romagnolo (con una produzione pari al 16 per cento del totale nazionale) e in particolare per la provincia di Ravenna e ilFaentino, dove si concentra la maggior parte della produzione, la consigliera Rontini sollecita l’intervento dell’esecutivo regionale dato che le linee guida e i trattamenti fitosanitari disponibili non sembrano in grado di contrastare efficacemente la malattia.

Fonte: Ufficio stampa Manuela Rontini