Tumore al seno, l'ortofrutta riduce il rischio di recidiva

Tumore al seno, l'ortofrutta riduce il rischio di recidiva
Le donne che hanno avuto un tumore al seno possono allontanare i rischi di recidive e di metastasi anche grazie all’alimentazione corretta e all’attività fisica. Lo rivelano - come spiega il quotidiano La Repubblica - i dati del Progetto Diana 5, studio coordinato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Le pazienti coinvolte nella ricerca hanno adottato un’alimentazione basata sul consumo di cereali integrali, legumi, verdure di stagione, frutta fresca e semi oleaginosi, e povera di cereali raffinati, zuccheri e carni rosse e conservate. E hanno seguito un’attività fisica moderata ogni giorno, come trenta minuti di camminata a passo veloce. Questo cambiamento prolungato di abitudini si è tradotto, per queste donne, in una riduzione dei fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza di recidive e metastasi.

“Lo stile di vita è certamente importante per prevenire l’insorgenza di patologie cardiovascolari e oncologiche - spiega a La Repubblica Giuseppe Procopio, responsabile oncologia genitourinaria, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - E’ bene seguire una dieta equilibrata che preveda pochi zuccheri e pochi grassi e a basso contenuto calorico. In tal modo si può riuscire a mantenere il peso corporeo nella norma: il sovrappeso è infatti un fattore di rischio. Una alimentazione basata sulla dieta mediterranea ricca di vegetali è un’ulteriore misura cautelativa. Non si deve neppure eccedere nel bere alcolici. Indicato un consumo moderato di carne e, se si desidera, un bicchiere di vino al pasto. Il fumo va totalmente evitato. Un’attività fisica moderata è un altro degli strumenti per mantenere il peso, ridurre il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari. Questi suggerimenti sono in effetti validi, come misura cautelativa, anche per chi ha avuto un tumore, in particolare al seno, ed è clinicamente guarito. Inoltre un sano stile di vita è ancora più richiesto alle persone che hanno familiarità a sviluppare un tumore”.

Le donne che soffrono di Sindrome Metabolica (SM) dovrebbero seguire queste indicazioni con particolare attenzione. Il 20% delle partecipanti al Progetto Diana 5 presentava  questa sindrome. Questo disturbo è un insieme di fattori di rischio che aumentano il pericolo di sviluppare malattie cardiovascolari, tumorali, diabete e altre patologie cronico-degenerative. Dalle indagini si è visto che le donne con Sindrome Metabolica hanno un rischio quasi doppio di sviluppare recidive e metastasi rispetto alle altre pazienti. C’è diagnosi di Sindrome Metabolica quando sono presenti tre su cinque fattori di rischio: obesità addominale, pressione arteriosa elevata, bassi livelli di colesterolo “buono” Hdl, elevati livelli di glicemia e trigliceridi.

Che lo stile di vita sia comunque molto importante lo conferma un’altra ricerca. E’ uno studio pubblicato recentemente su “Jama Oncology” e condotto da ricercatori coordinati da Nilanjan Chatterjee, professore alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora. Secondo l’indagine, le donne con un rischio elevato, dal punto di vista genetico, di sviluppare un tumore al seno possono ridurre le possibilità di ammalarsi seguendo alcune semplici regole: peso nella norma, stop al fumo, pochissimo alcol e niente terapia ormonale in menopausa.

Fonte: La Repubblica