Ségolène contro Ferrero: la battaglia dell'olio di palma

Il ministro francese attacca Nutella ma alla fine deve chiedere scusa

Ségolène contro Ferrero: la battaglia dell'olio di palma
Ahi Ségolène, non bastava la questione migranti a seminar zizzania fra Italia e Francia? Non che ci dispiaccia un po' di baruffa con i francesi, in fondo tra noi e i cugini d'oltralpe non è mai corso buon sangue; ma un conto è il risultato di una partita di calcio, un altro è il possibile crollo delle vendite per una delle (ormai) poche aziende simbolo del Made in Italy in tutto il mondo.

L'attacco viene nientepopodimeno che da Ségolène Royal, ex compagna di una vita dell'attuale presidente francese e prima donna ad andare a sua volta al ballottaggio per la presidenza (nel 2007, quando il titolo fu conquistato da Nicolas Sàrkozy).

Mancato quindi per due volte il ruolo di première dame, niente di strano che Ségolène abbia un po' il dente avvelenato e spari a zero contro il malcapitato di turno. Eccola quindi in TV (su Canal +) scagliare bordate contro la leggendaria Nutella, prodotto di punta della nostra Ferrero.

Per l'esattezza la Royal, attuale ministro per l'ecologia, si è scagliata contro l'olio di palma presente nella formula della Nutella, ricordando che l'uso di questo tipo di olio è una delle cause della deforestazione globale. Ma la Ferrero, che dal gennaio 2015 fa parte della Tavola Rotonda sull'Olio di Palma Sostenibile, respinge le accuse al mittente, e ricorda di essere da tempo impegnata nel tentativo di armonizzare approvvigionamento e rispetto per l'ambiente.

Una difesa efficace, a quanto pare, visto che - a chiudere la vicenda - sul profilo twitter di Ségo è comparso un pronto messaggio di scuse.

Che dire? Consolante. A volte, anche all'estero i politici parlano a vanvera.

E poi, battere i cugini è sempre bello. Anche per un autogol...

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