IL FUTURO DELLA SEGMENTAZIONE NEL MERCATO DELLE MELE ... CON GERHARD DICHGANS, DIRETTORE CONSORZIO VOG

IL FUTURO DELLA SEGMENTAZIONE NEL MERCATO DELLE MELE ... CON GERHARD DICHGANS, DIRETTORE CONSORZIO VOG
Della Casa - Direttore, ogni anno in questo periodo è tempo di previsioni e, sulla base delle stime, si formulano ipotesi sull'andamento dei prezzi nell'intera campagna. La raccolta della Gala è ormai conclusa in tutta Europa, che mercato sarà? 
 
Dichgans – Siamo partiti ad agosto con le prime Gala su un livello dei prezzi molto alto, una situazione sicuramente eccezionale dettata dalla mancanza di prodotto e dalle quotazioni per le mele d'oltremare.
Nelle ultime quattro settimane abbiamo assistito ad una graduale correzione dei prezzi, in cerca di un punto di equilibrio che tenesse conto del livello complessivo dell'offerta. Le aree di produzione più precoci, come per esempio l'Emilia Romagna, hanno potuto sfruttare perfettamente le opportunità offerte dal mercato, anche in esportazione verso il Nord Europa, e hanno praticamente svuotato i magazzini. 
Vorrei sottolineare che quest'anno le mele hanno un calibro minore, l'offerta di 75/80 e 80+ è limitata, mentre la disponibilità si sposta sui calibri minori. Pare che la situazione in Francia sia sostanzialmente la stessa. I mercati per queste pezzature sono il Nord Europa - Inghilterra, Scandinavia - e l'oltremare. Sono convinto che già nelle prossime settimane vedremo un assestamento delle quotazioni, visto anche che oramai l'offerta di Gala si concentra sulle zone dell'arco alpino, che possono contare su una eccezionale qualità e conservabilità del prodotto.
Non vorrei sbagliarmi, ma guardo con fiducia ai prossimi mesi di commercializzazione per questa varietà.

Della casa – Le mele sono una delle categorie merceologiche su cui in questo momento si lavora nell'ottica di evolvere il patrimonio varietale e VOG è certo l'impresa nello scenario mondiale che pone maggiore enfasi sulla gamma dell'offerta. Dall'altra parte però gli spazi sugli scaffali per le mele non aumentano anzi, semmai, si riducono. Quali sono le strategie che state perseguendo per garantire la corretta segmentazione del mercato nell'ottica del consumatore?   

Dichgans
– Le nuove mele innovative che abbiamo in offerta - che coprono un ampio spettro di gusti, colori e sapori - possono rilanciare i consumi di mele, che specialmente in Italia sono calati progressivamente nel corso degli ultimi dieci anni. Il problema è che questa maggiore offerta varietale si scontra con una progressiva carenza di spazi nei negozi. Una soluzione a questo problema potrebbe essere quella di ridurre la profondità assortimentale e aumentare l'ampiezza della gamma, per coprire così con un ampio campo di gusti le preferenze dei consumatori: da chi preferisce l'acidulo a chi gradisce diverse scale di dolce, da chi vuole croccantezza a chi ama la succosità. Il tutto bilanciato con le stagionalità per fornire al consumatore i prodotti nelle loro migliori condizioni. E' ovvio che tutto questo richiede una progettualità condivisa con i partner della distribuzione. Noi vogliamo contribuire con la nostra competenza di prodotto - se desiderata - allo sviluppo di veri progetti di category management cooperativo.

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