INFLUENZA DELL'ATMOSFERA CONTROLLATA DINAMICA SUL RISCALDO SUPERFICIALE DELL'ABATE FÉTEL

INFLUENZA DELL'ATMOSFERA CONTROLLATA DINAMICA SUL RISCALDO SUPERFICIALE DELL'ABATE FÉTEL
L'Università di Bologna ha condotto uno studio relativo agli effetti sul Riscaldo superficiale che può avere la conservazione in "Atmosfera Controllata Dinamica" con bassa concentrazione d'ossigeno.
L'analisi ha riguardato la cultivar di pere Abate Fétel, raccolta a due differenti stadi di maturazione, che è stata immagazzinata utilizzando diverse tecniche di conservazione: Atmosfera controllata (CA) (3% O2 e 2% CO2), Bassa concentrazione d'ossigeno (0,7 % O2 e 0,8% CO2), Atmosfera Controllata dinamica (DCA) (0,4 – 0,6 % O2 e 0,8% CO2) ed infine una tecnica normale di refrigerazione. I frutti sono stati mantenuti in cella ad una temperatura di -1°C. Dopo 4 e 6 mesi sono stati effettuati i rilievi post-conservazione.
I frutti conservati mediante bassa concentrazione d'ossigeno e DCA hanno prodotto una minor quantità di etilene rispetto alle altre tesi, con un conseguente prolungamento della shelf-life. Inoltre, è stato osservato come queste tecniche di conservazione (DCA, bassa concentrazione O2) hanno prevenuto l'insorgere del riscaldo superficiale. Questo sembra sia dovuto al fatto che in un ambiente a bassa concentrazione di O2, il frutto non produca i Trienoli coniugati idroperossidici, i quali causano l'insorgere della fisiopatia.
Per quanto riguarda il riscaldo molle, la refrigerazione normale ne previene la comparsa, mentre le tecniche di conservazione a bassa concentrazione di ossigeno, statica e dinamica, hanno favorito la comparsa della fisiopatia con incidenze più elevate e sintomi più gravi.


Fonte: Postharvest.biz