La mela del futuro? Resistente, snack, nutraceutica, anti-allergie e... a polpa rossa

Si intensificano le sperimentazioni al Centro di Laimburg. Guerra: innovazioni importanti in vista

La mela del futuro? Resistente, snack, nutraceutica, anti-allergie e... a polpa rossa
Resistente alla ticchiolatura, gradevole al palato, dotata di proprietà nutraceutiche, a prova di allergie e intolleranze: è l’identikit della mela ideale del futuro secondo il Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg, nel bolzanino dove, attraverso incroci che coinvolgono anche antiche cultivar (oltre cento quelle colivate e seguite), si stanno cercando varietà destinate a sfondare. Su alcune di queste, realtà produttive di rilievo come il Vog stanno scommettendo da tempo. All’orizzonte si profila l’ingresso in scena di novità di peso, come mele dalla pezzatura ridotta formato snack e a polpa rossa: per Walter Guerra (nella foto), direttore del reparto pomologia del Centro, è solo questione di tempo.

“La mela rossa è una nuova generazione molto interessante, ne abbiamo in prova 50 varietà diverse. Vog è molto impegnato, in collaborazione con noi, a trovare la selezione vincente che possa rivoluzionare il mercato”. 

"La gara ingaggiata dai breeder ma soprattutto tra i gruppi commerciali e vivaistici per la conquista della leadership mondiale nel settore delle mele a polpa rossa è in pieno svolgimento", si legge nel Lamburg Report 2014. "Il breeding si sta intensificando, le conoscenze sulle basi genetiche e biochimiche della biosintesi delle antociane sono a buon punto. Il futuro ci riserva nuove generazioni di ibridi a polpa rossa che dovrebbero apportare tutti i benefici delle mele tradizionali, un contenuto in antiossidanti maggiore e un aspetto distintivo".

Per quanto riguarda la resistenza alla ticchiolatura, il Centro sta sperimentando varietà di seconda generazione che abbinino a questa dote qualità organolettiche ed estetiche elevate. Tra le più importanti, come riportato recentemente da Agronotizie, vi sono Modì® Civg198* (con circa 700 ettari coltivati), Natyra®SQ159*, Isaaq® CIV323* e Galant® Lumaga*. 

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