La neve torna ad imbiancare i frutteti del Centro-Nord

Dal Trentino alla Toscana si corre ai ripari con i sistemi di difesa

La neve torna ad imbiancare i frutteti del Centro-Nord

Quanto previsto si è purtroppo verificato (clicca qui per approfondire): da 48 ore l’Italia è ripiombata in pieno inverno, soprattutto nelle Regioni del Centro-Nord, dove si sono registrate nevicate intense sia ad alta quota che in collina. Tante località si sono risvegliate sotto una coltre bianca che ha coperto anche tanti frutteti e campi. 
"A causa del continuo afflusso di aria fredda le temperature hanno subito una drastica diminuzione al Nord, specie a Ovest dove non supereranno di giorno i 6 gradi. La neve è scesa diffusa sulle Alpi fino a quote collinari e addirittura su alcuni tratti di pianura del Piemonte, specie sul Cuneese e sull'Astigiano". Queste le dichiarazioni di Antonio Sanò, fondatore di ilMeteo.it.

Il ritorno improvviso dell’inverno mette in allarme gli agricoltori dell’Italia settentrionale, dopo un inizio 2024 con un caldo record con un +2.20 gradi rispetto alla media storica (elaborazione Coldiretti su dati Isac Cnr). In Trentino-Alto Adige - come riporta Coldiretti - nei frutteti si accendono fuochi per salvarli dalle gelate, in Toscana si trova neve a bassa quota e sono arrivati eventi grandinigeni nell'area del senese e dell'aretino. Intanto, sull’Appennino emiliano si segnalano i primi danni alle coltivazioni, coltivazioni “allettate” dal peso del manto bianco, mentre le api che si avventurano fuori dagli alveari vengono uccise dal freddo. In pianura le temperature si mantengono comunque sopra la soglia critica. Prevista pioggia nel ferrarese per tutta la settimana, con temperature basse che, spiega Coldiretti, rallenteranno lo sviluppo delle orticole, come gli asparagi e la maturazione delle fragole.

Sistemi di difesa 
La situazione più critica è quella nelle campagne trentine, dove, informa la Coldiretti, sono attivati sia i sistemi antibrina, sia i fuochi nei frutteti viste le temperature che sono già andate sotto lo zero con potenziali danni agli agricoltori. 
Arriva anche la testimonianza di Kurt Ratschiller, direttore commerciale di VIP sul profilo ufficiale Linkedin: “Protezione antigelo ieri mattina in alta Val Venosta, incredibile e bello, ma allo stesso tempo un momento difficile per i nostri agricoltori di VIP – First class apple partner”.

Per quanto riguarda la Val Di Non, ci segnalano da Melinda un abbassamento termico di poco sotto lo zero, circoscritto alle zone più fredde, che per ora non ha provocato danni significativi grazie anche all'utilizzo dell'irrigazione antibrina. Fino a 900 metri non ci si sono stati eventi nevosi, ma solo forti piogge che dovrebbero proseguire fino a mercoledì. Proprio, la giornata di giovedì con il termine delle precipitazioni potrebbe essere la più critica. Va da sé, che lo sbalzo termico di queste giornate non giova comunque ai frutticini e potrebbe provocare una cascola più accentuata della norma (discorso che vale per tutte le colture frutticole).

Fonte: Kurt Ratschiller, direttore commerciale di VIP

Si sono attrezzati anche in Piemonte, con le aziende frutticole che hanno montato reti e sono pronte eventualmente ad accendere i candelotti, mentre piove in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, dove l’andamento stagionale del meteo sta creando non pochi problemi allo sviluppo dei frutti.

Fonte: Coldiretti

Previsioni per i prossimi giorni: al Centro-Nord la morsa del freddo primaverile dovrebbe allentare nel fine settimana ma si potrebbe abbattere anche nelle aree meridionali: a rischio ovviamente le produzioni estive come uva da tavola e drupacee

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli