Import ortofrutta, la Germania rimane al primo posto in Europa

Spagna, Paesi Bassi e Italia sono i principali fornitori

Import ortofrutta, la Germania rimane al primo posto in Europa

Quello tra la Germania e l’ortofrutta fresca rimane un legame indissolubile che, tutti gli anni, si celebra durante la fiera Fruit Logistica ospitata a Berlino.
Il Paese, come riportato da un articolo della testata Fruitnet.com, rimane il principale importatore europeo di frutta e verdura fresche, come certifica anche l’Agrimarket Information Society (AMI).

“La Germania è il più grande mercato in Europa in termini di vendite al dettaglio di frutta e verdura, grazie a una popolazione di oltre 80 milioni di persone - si legge nell’articolo – ma il fabbisogno di prodotti ortofrutticoli può essere coperto solo in parte dalla produzione nazionale”. 
Le condizioni climatiche che si registrano nel Paese limitano infatti il calendario produttivo e, in certi casi, la possibilità di coltivare determinati prodotti. Da qui il ruolo fondamentale svolto dalle importazioni nel mercato teutonico.

Spagna, Paesi Bassi e Italia sono i principali fornitori
“Nel 2022 la Germania ha acquistato frutta e verdura fresca da 141 paesi”, illustra nel dettaglio l’ufficio federale di statistica. Nonostante la varietà delle provenienze, rimangono tre i Paesi di origine leader, tanto che insieme rappresentano il 60% delle importazioni; la Spagna rappresenta ben il 31 % del totale delle importazioni di frutta e verdura, seguono i Paesi Bassi con il 15% e l'Italia con 11%.

Le importazioni in dettaglio
Secondo i dati Eurostat riportati dall’articolo, nel 2022 i paesi dell'UE-27 hanno importato complessivamente circa 42,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura fresca. Le importazioni sono cresciute costantemente fino al 2022, anno in cui i volumi sono scesi per la prima volta inferiori rispetto agli anni precedenti. Stando alle proiezioni, nel 2023 le importazioni nell’Ue-27 dovrebbero essere diminuite leggermente: in questo quadro, la Germania rappresenta il 20% delle importazioni con circa 8,4 milioni di tonnellate.

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