Ecco come creare valore in Gdo

Con la tracciabilità di Feelera i prodotti sono ‘trasparenti’ dal campo al banco

Ecco come creare valore in Gdo

L’agroalimentare italiano è naturalmente vocato ad una produzione di alta qualità ma diventa unica solo quando è legata al patrimonio naturale e artistico da cui proviene. Si tratta di un ragionamento che avevamo iniziato nei mesi scorsi (clicca qui per approfondire ) ma ora sempre di più vogliamo capire come creare questo valore aggiunto. Ne abbiamo parlato con Feelera , società benefit che ha realizzato una piattaforma cloud in grado di mappare la filiera reale e tracciarne i processi produttivi, dalla materia prima al prodotto finito.

“Oggi il consumatore è disposto a riconoscere il valore di un prodotto ortofrutticolo (e pagarlo di più) ma allo stesso tempo le sue aspettative sono crescenti - ha spiegato a IFN Gianluca Mazza, Ceo & Founder di Feelera – ovvero non vuole solo un prodotto di qualità (buono e sano), ma che sia ‘trasparente’, cioè renda visibile la filiera e il suo impatto, in particolare su tre aspetti: origine del prodotto, valore distribuito alla filiera e impatto sociale ed ambientale della produzione”.

La filiera tradizionale diventa ecosistema
Mazza ci ha spiegato nei dettagli come funziona la filiera cosiddetta trasparente: “In primis il capofiliera deve organizzare e coordinare la raccolta dati lungo tutta la catena produttiva, che si trasforma quindi in una rete collaborativa: le informazioni vengono condivise con trasparenza tra tutti gli attori (dalla raccolta al prodotto finito) e ognuno ha visibilità, in tempo reale, del processo produttivo. Gli attori sono integrati e ognuno si sente direttamente coinvolto - per esempio non si limita a vendere pomodoro ma partecipa alla produzione della zuppa - condivide informazioni e partecipa ad una equa distribuzione del valore”.
“Il concetto di ecosistema è tanto più importante se pensiamo alla strategia europea ‘Farm to Fork’ che impone obiettivi di sostenibilità sfidanti in un tempo breve (2030) – specifica Mazza -  Obiettivi che possono essere raggiunti solo se la filiera è coinvolta e collabora. Le imprese chiamate ad attuare un cambiamento così profondo del modo di produrre hanno bisogno di nuovi strumenti che favoriscano la transizione verso il modello ad ecosistema”. 

Ed è qui che entra in gioco Feelera per aiutare le imprese a costruire una reputazione solida di sostenibilità, sostenendo i claim collegati al prodotto con dati verificabili raccolti in tempo reale lungo la filiera. Lo fa attraverso una piattaforma cloud (Feelera Cloud Suite) ed un metodo (Storytracing) che permette di raccogliere ed associare ad ogni affermazione legata al prodotto dati di produzione che la possono sostenere. Feelera Cloud Suite è stata progettata fin dall’inizio per favorire e rafforzare la nascita di ecosistemi.

Feelera, un esempio di dashboard

Come funziona
L’azienda capofiliera crea una filiera digitale e invita i propri fornitori a registrarsi. Ogni fornitore una volta associato, ha un proprio ruolo nel processo di produzione e condivide con le altre aziende i dati e documenti che ha concordato. Man mano che il processo di produzione avanza, Feelera collega tra loro i dati di produzione inviati da varie fonti (come gestionali aziendali e sensori IoT) e genera per ogni lotto:
- la storia tracciata, uno strumento che permette di visualizzare in modo semplice e intuitivo il processo di produzione del lotto da materie prime a prodotto finito;
- il passaporto digitale in cui è raccolta la documentazione relativa alla produzione del lotto e alla sua sostenibilità. Ogni produzione richiede infatti una serie di documenti a supporto, richiesti da normative, organismi di certificazione e clienti.

Infine, la condivisione delle informazioni da parte del capofiliera avviene in maniera personalizzata e selezionando i destinatari: clienti o altri stakeholder (come organismi di certificazione o enti pubblici) e, grazie a Feelera StoryApp, anche con i consumatori finali. 

“Ogni fornitore e stakeholder dell’ecosistema – ha concluso Mazza - ha visibilità della storia tracciata e del passaporto digitale. Può inoltre contribuire a generare dati completi, affidabili ed aggiornati. La strada che porta all’eccellenza passa dalla creazione di filiere sempre più integrate, collaborative e trasparenti (internamente ed esternamente). E sulla concretezza e sicurezza dei dati si può costruire una strategia di marketing e comunicazione solida e credibile, capace di valorizzare al massimo l’unicità e autenticità dei prodotti. L’obiettivo finale è creare filiere, o meglio ecosistemi, capaci di tenere insieme il fare e il racconto”.  


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