Attualità
Maltempo, la tregua si avvicina. Ma sarà breve
Giugno nero: 46 grandinate in 10 giorni. L’aggiornamento sui danni all'ortofrutta
Arriva la tregua ma durerà solo 24 ore. Dopo sei giornate consecutive all'insegna di temporali e grandinate che hanno interessato buona parte dell'Italia, la giornata di oggi, secondo le ultime previsioni dei siti di previsione meteo, dovrebbe essere contrassegnata da una maggiore stabilità climatica, con l'unica eccezione delle regioni del Nord Ovest dove le nubi irregolari continueranno a fare paura agli agricoltori. Per sabato e domenica è però atteso un nuovo peggioramento che coinvolgerà soprattutto le zone del Centro e del Nord, con rischio di nuovi acquazzoni e grandinate su Piemonte, Lombardia e Triveneto.
Un giugno da dimenticare per l’agricoltura italiana che, fino a pochi giorni fa, stava facendo i conti con la siccità. Solo nella prima decade di questo mese, il nostro Paese ha censito nientemeno che 46 tempeste di ghiaccio, ossia cinque eventi grandinigeni al giorno (Fonte: Coldiretti su dati Eswd - Banca dati europea sugli eventi estremi). “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma", ha commentato la Coldiretti.
Fra le zone ortofrutticole che, questa settimana, sono state più colpite dal maltempo c’è il Veneto, dove il conto dei danni al comparto agricolo sale giorno dopo giorno. “Mercoledì 10 giugno - ha raccontato ieri Andrea Lavagnoli, presidente della Cia Agricoltori Italiani di Verona - abbiamo assistito a una nevicata di grandine, con i raccolti a pieno campo azzerati da Oppeano fino a Isola Rizza. Le colture devastate sono meli, peri, albicocche, susine e ciliegie, oltre a soia, mais, frumento - aggiunge Lavagnoli - Alcune nostre aziende hanno perso l’intera produzione”.
“I chicchi di ghiaccio non erano particolarmente grossi, ma quello che ha fatto danno è stata la durata e l’intensità dell’evento, tanto che alcune reti antigrandine hanno ceduto per il troppo peso”, riferisce da parte sua Francesca Aldegheri, referente per il settore ortofrutta di Confagricoltura Verona. Risultano danneggiati, in modo particolare, numerosi impianti di mele a Palù, Zevio, Oppeano, Ca’ degli Oppi, Isola Rizza e altri ancora fino a Legnago. “A Palù ci sono stati anche due impianti antigrandine sfondati: sono caduti pali e reti, i frutti sono stati fortemente danneggiati - evidenzia ancora Aldegheri - Purtroppo sono bastati alcuni giorni di maltempo per fare un disastro. La pioggia persistente ha fatto spaccare le ciliegie dalla Valpolicella alla Val d’Alpone, adesso la botta sulle mele. Il problema è che questi eventi calamitosi stanno diventando la normalità. Sono sempre più estremi e dove colpiscono mandano all’aria il lavoro di un anno”.
Anche il bacino frutticolo della Romagna si sta leccando le ferite a causa di numerose grandinate e piogge violente con picchi fino a 30 mm. La Cia Romagna, che sta monitorando i danni subiti dagli associati, ha segnalato che i territori più flagellati sono stati il Ravennate (San Pietro in Vincoli, Ducenta, Massa Castello, Ammonite, Mezzano, Conselice e Lavezzola, Alfonsine, Reda di Faenza), il Forlivese lungo la via Cervese, Forlimpopoli e confini forlivesi, i dintorni di Cesena e le colline del Riminese. "I fenomeni di questi ultimi giorni - afferma Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna - hanno inferto un nuovo colpo alle produzioni in un’annata già pesantemente compromessa dalla siccità e dalle gelate di fine marzo e inizio aprile. In crisi non è ora solo la frutta estiva, ma potrebbe risultare danneggiata anche la produzione di quella autunnale e invernale, in alcuni casi, come il kiwi, già sofferente per il gelo. E vi sono problemi anche per le colture orticole e i cereali”.
Pesantemente colpita da piogge alluvionali, la Regione Toscana ha invece già invitato le aziende agricole danneggiate a segnalare i danni tramite Artea, l'organismo pagatore in agricoltura della Regione, al fine di verificare la possibilità di richiedere lo stato di calamità naturale. Sul sito web di Artea è stata appena aperta una scheda di segnalazione, alla quale si accede con il modulo ID20402. Le richieste possono essere presentate fino alle 13 del 30 giugno.