Boom del confezionato, verdura regina della Gdo

Ecco come cambia il carrello del fresco degli italiani: dati e confronti

Boom del confezionato, verdura regina della Gdo
Il campione della Gdo è il reparto fresco confezionato, con l'ortofrutta che gioca il ruolo da regina: le previsioni 2020 del Rapporto Coop indicano un'interessante prospettiva di sviluppo per i prodotti ad alto contenuto di servizio.

I dati Nielsen sulla variazione delle vendite a valore della Gdo nel primo semestre del 2019 evidenziano una migliore performance del comparto del fresco, che cresce ad un ritmo maggiore di quello dell’intero comparto alimentare (+2,3% contro +1,9%). Sono in particolare le verdure (+8,0%) e la frutta secca (+4,1%) a segnare la crescita più significativa, seguite dalla carne (+3,5%). La frutta fresca, invece, rallenta: -2,2%.



Ma ad accomunare le diverse famiglie dell'ortofrutta è la crescita del peso imposto: +9,1% per la verdura, + 4,8% per la frutta secca e +0,4% per la frutta fresca. “Questa tipologia di acquisto – rileva lo studio promosso da Coop - si sta facendo sempre più largo nelle preferenze dei consumatori ma anche nell’offerta dei rivenditori”.

Come spiegare l'accelerazione delle vendite del peso imposto che per la frutta fresca valgono il 40%, per la verdura il 61% e per la frutta secca l'86%? Nel rapporto il fenomeno lo si lega alla dieta alimentare degli italiani, ma anche ai luoghi di acquisto. “Molti dei nuovi trend nutrizionali prevedono infatti un importante consumo di proteine e un apporto costante di frutta e verdura fresche – viene riportato - Per altri versi, è il risultato del nuovo spostamento dei consumatori dal dettaglio tradizionale verso i punti vendita della grande distribuzione. In questo senso, un ruolo importante è giocato dall’evoluzione del canale discount, sempre più orientato a completare l’assortimento anche con una crescente offerta di prodotti freschi. Peraltro, sono soprattutto il Centro e il Nord-Est a spingere le vendite di fresco, con segnali positivi che arrivano anche dal Sud e dalle isole”.

Nell'ambito del ready to eat, la frutta pronta da gustare continua a guadagnare terreno. Che sia una monoporzione di frutta secca oppure una vaschetta di frutta fresca già lavata e tagliata, i clienti della Gdo si stanno orientando su queste soluzioni. “E se la frutta così com’è non dovesse bastare, si può sempre scegliere uno snack – rimarca la ricerca - Gli snack a base di frutta hanno registrato infatti una vera e propria impennata nel gradimento dei consumatori, con un +84,2% nelle vendite a volume nell’ultimo anno”.



Il carrello del fresco degli italiani ha l'ortofrutta come protagonista: le vendite a valore di frutta e verdura, infatti, rappresentano il 29,9%, seguite da macelleria e polleria (21,9%) e formaggi (17%).



Interessante analizzare l'evoluzione della spesa alimentare in ipermercati e supermercati che – secondo le elaborazioni dell'Ufficio studi di Ancc-Coop su dati Nielsen – dal 2011 al 2018 ha visto l'ortofrutta fare un balzo in avanti del 20% (quasi il doppio rispetto alla media alimentare), diventando il reparto con la miglior performance e un'incidenza che sfiora il 13%, seconda solo al cibo confezionato (27,2%). A crescere di più sono i prodotti ad alto contenuto di servizio, ovvero quelli che assicurano al consumatore una immediata fruibilità. La scomposizione delle vendite per occasione di consumo evidenzia, inoltre, il progressivo destrutturarsi di pranzo e cena. Aumentano, infatti, gli acquisti di prodotti non direttamente connessi con un consumo ai pasti.



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