Dal campo
Lo Scalogno di Romagna Igp ha finalmente il suo consorzio
Costituito dopo 21 anni dal riconoscimento del marchio. Questa sera si presenta
A 21 anni dal riconoscimento Igp lo Scalogno di Romagna ha il suo Consorzio. Nato ufficialmente il 27 giugno scorso, conta già 14 soci, e questa sera alla sagra di Riolo Terme (Ravenna) dedicata al bulbo farà il proprio debutto ufficiale.
Una collaborazione che ha spinto i produttori verso il Consorzio è stata quella con Chef to Chef - Emilia Romagna Cuochi, l'associazione degli chef stellati che hanno dedicato alle liliaceae molta attenzione. La sagra, per esempio, quest’anno si avvale della preziosa guida dello chef stellato Silverio Cineri.
"In tutti questi anni non eravamo mai riusciti a partire, ma grazie anche all'intervento di Pastacaldi, azienda toscana che commercializzerà il nostro prodotto, e agli stimoli dei Consorzi dell'Aglio di Voghiera e della Cipolla di Medicina, ce l'abbiamo fatta", spiega a Italiafruit News Glenda Vignoli, neo presidente del Consorzio di promozione dello scalogno di Romagna Igp, che sarà affiancata dal vice Giordano Alpi. "Speriamo di raccogliere nuove adesioni nel giro di poco tempo - aggiunge - Per quest'anno la superficie di coltivazione è minima, ma dall'anno prossimo ci espanderemo e le superfici con lo scalgono certificato saranno sempre di più".
Una collaborazione che ha spinto i produttori verso il Consorzio è stata quella con Chef to Chef - Emilia Romagna Cuochi, l'associazione degli chef stellati che hanno dedicato alle liliaceae molta attenzione. La sagra, per esempio, quest’anno si avvale della preziosa guida dello chef stellato Silverio Cineri.
"Grazie a Pastacaldi entreremo anche in Gdo, il test di vendita dello scorso anno è stato positivo e crediamo che il nostro prodotto, venduto in trecce, mazzi da mezzo chilo o retine da un etto, possa trovare spazio - aggiunge la presidente - Lo Scalogno di Romagna Igp è unico: non si riproduce per seme ma per bulbo, ha quindi un patrimonio genetico immutato. Il sapore è a metà tra aglio e cipolla, più forte rispetto allo scalogno francese, con proprietà depurative, un alto contenuto di sali minerali ed effetti positivi sull'abbassamento della pressione. In cucina, poi, se ne può fare mille usi, anche nei dolci. Lo Scalogno di Romagna Igp caramellato con la saba - conclude Glenda Vignoli - è una favola".
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