Agribologna pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2022

Il Gruppo rinnova l'impegno per una filiera responsabile e inclusiva

Agribologna pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2022

Gruppo Agribologna - fra i top player di settore, in Italia - per la produzione, la lavorazione e la distribuzione di ortofrutta fresca, pubblica - con le società controllate - la seconda edizione del Bilancio di Sostenibilità. È redatto su base volontaria e anticipatamente rispetto ai prossimi obblighi normativi, secondo le regole riconosciute dello Standard Global Reporting Initiative (GRI). Il gruppo ha scelto di fare riferimento, con strategie e azioni trasversali, mirate e interconnesse a 12 GRI dell’Agenda 2030, per tradurli in azioni/obiettivi specifici e target. Il Bilancio di Sostenibilità è disponibile al link: bilancio di sostenibilità

Società e brand del gruppo vedono come asset prioritari l’integrazione con i territori, le strategie di network, la prossimità geografica, la più alta attenzione alla garanzia della qualità dell’offerta. Il Consorzio Agribologna è la Capogruppo-Organizzazione di produttori; CONOR è la società fra i leader nella distribuzione di ortofrutta, in particolare per la ristorazione commerciale e collettiva; Questo l’ho fatto io, Le officine della terra, Fresco Senso sono i brand di ortofrutta a rappresentare la qualità Agribologna al consumatore finale. 

Il bilancio Agribologna intende condividere con tutti gli stakeholder, in particolare con la filiera di fornitura, la consapevolezza del necessario impegno a coniugare crescita economica e profitto, con il rispetto e la tutela dei valori ambientali e del territorio, dell’innovazione, di tutela dei lavoratori, responsabilità sociale e governance.

È così che la sensibile crescita del ‘valore della produzione’ (+16% sul 2021) - che registra oltre 245 milioni di euro raggiunti - si accompagna a dati quali l’incremento della percentuale di ‘recupero di rifiuti prodotti’ (+4,8% sul 2021) e al sensibile decremento dei ‘consumi diretti di energia’ (-13,9% sul 2021), di cui il 76% derivati da fonti rinnovabili. Sul fronte dell’economia circolare e in particolare del ‘riuso’, è stato avviato nel 2019 un progetto di sostituzione degli imballaggi - che ha interessato, a tutto il 2022, 3 milioni di unità movimentate - e che vede l’utilizzo di imballi a rendere a sponde abbattibili. Il progetto è il focus centrale dello studio condotto con il Food Supply Chain Center di UniBo - Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIN) - che ha valutato l’impatto ambientale ed economico dell’intero ciclo di vita delle cassette a rendere, comparandolo con l’impatto delle casette a perdere, tramite Life Cycle Assessment. Ne è emerso che 33 movimentazioni di cassette a sponde abbattibili producono un 1kg di CO2, al pari della movimentazione di 2 cassette in plastica a perdere e di 5 cassette in cartone. Fra i numerosi vantaggi dell’impiego di cassette a sponde abbattibili: il riuso (in media 100 volte) e la rigranulazione a fine vita, per produrre nuove cassette, sempre riutilizzabili.

Sono 13 i milioni di euro investiti negli ultimi dieci anni, per l’innovazione e la sostenibilità dei processi produttivi. Su un totale di 253 dipendenti, in costante crescita, si attesta al 47% la presenza femminile nel Gruppo: dato in controtendenza, nel settore e non solo. I 104 soci conferenti conducono una superficie fondiaria di 2.750 ha, di cui circa 1.400 coltivati ad ortofrutta.

Gruppo Agribologna movimenta e commercializza tramite i propri soci e le piattaforme controllate, 180.000 tonnellate/anno di prodotti ortofrutticoli, che raggiungono oltre 2.500 clienti, nei canali della GDO, della ristorazione commerciale e collettiva e del retail tradizionale. La volontà di Agribologna è quella di garantire e presidiare il valore dell’intera filiera: non solo prodotto, ma anche processi produttivi, acquisizione dai fornitori terzi e servizi offerti al cliente, fino a quello finale. Si distingue a livello nazionale il modello gestionale delle aziende agricole del gruppo: i soci gestiscono tutti i cicli, dalla produzione primaria, alla lavorazione, fino al confezionamento. Il prodotto può essere immediatamente destinato alla vendita. È il modello che ha consentito di contenere dispersioni e sprechi e d’incrementare la vocazione imprenditoriale delle imprese agricole Agribologna: l’agricoltore non più solo ‘produttore’, ma ‘imprenditore’, un vero e proprio specialista, che raccoglie i frutti del proprio ingegno.

“Al centro del ‘modello Agribologna’, è la forte volontà di creare valore condiviso, concreto e sostenibile, per i soci produttori, la filiera, la comunità e il territorio. È questa la sfida cruciale, soprattutto in fasi emergenziali come quelle che stiamo vivendo in questi anni, fra pandemia, conflitti internazionali, tensioni geopolitiche e sociali, crisi ambientali ed economiche. Lo viviamo come un percorso di responsabilità, in costante evoluzione, che trasforma le buone pratiche agronomiche dei soci orticoltori e frutticoltori in valori di qualità, affidabilità e sostenibilità. Li condividiamo, ogni giorno, con tutti i nostri interlocutori. Ci guida un processo di innovazione continua, nel quale i collaboratori e soci costituiscono il vero patrimonio inestimabile di esperienza, passione e competenza. Ci piace anticipare i tempi e aprire strade nuove, con loro. Mai come oggi sentiamo indispensabili strategie e comportamenti rivolti a una crescita responsabile e a una comune visione agro-sostenibile. La promozione di uno sviluppo inclusivo e l’attenzione concreta per le tematiche sociali e ambientali sono da sempre caratteristiche proprie del Gruppo Agribologna, e dettano il nostro impegno, oggi e per il futuro. Vediamo nel bilancio di sostenibilità un passo necessario di questo percorso.” È il commento di Franco Linguerri, Presidente Gruppo Agribologna.

Franco Linguerri, Presidente Gruppo Agribologna

Fra gli asset portanti del gruppo, una rigorosa cultura e organizzazione di filiera. La filiera corta assicura qualità costante, sicurezza alimentare, cultura e tutela del territorio, tracciabilità. Vengono eliminati passaggi economicamente dispendiosi e favorite la consegna e la condivisione di prodotti con la giusta maturazione, freschi e garantiti da controlli fitosanitari adeguati. Un aspetto proprio e pionieristico del modello Agribologna è la tracciabilità del prodotto, espressa da un codice identificativo del socio: un valore aggiunto per il lavoro delle imprese del gruppo e una precisa garanzia per il consumatore finale.

La cultura e la visione di Network portano Gruppo Agribologna a sviluppare sempre nuove partnership e pratiche per l’innovazione e la sostenibilità, come attestato da progetti quali: ‘Il cuore oltre l’ostacolo’, per la valutazione e la validazione delle migliori soluzioni agri-tech, mirate in particolare alla razionalizzazione dell’uso dell’acqua e dei fertilizzanti, il progetto ‘Figaro’ (Fertirrigazione e Irrigazione razionale in Orticoltura).
Al centro delle pratiche di inclusione sociale, i progetti a sostegno di realtà quali la Comunità di San Patrignano e l’adesione al Gruppo Agribologna, in qualità di soci, delle cooperative Il Bettolino e Coltivare Fraternità.

Di particolare rilievo, infine, la certificazione volontaria SA8000, la norma internazionale volta ad attestare gli aspetti della gestione aziendale mirati alla responsabilità d’impresa. SA8000 ha lo scopo di migliorare le condizioni lavorative del personale, garantendo sicurezza e salubrità sul lavoro. La certificazione si basa su 9 requisiti fondamentali: assenza di lavoro infantile e lavoro forzato, assicurare salute e sicurezza sul luogo di lavoro, garantire la libertà di associazione e rappresentazione collettiva, abolire le discriminazioni, proibire le pratiche disciplinari, garantire l’orario di lavoro secondo la legislazione, rispettare le norme legali in materia di retribuzione, garantire la presenza di un sistema di gestione. Il social performance team - composto dalla Direzione, l’RSPP (responsabile per la sicurezza, prevenzione e protezione), l’RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) e l’RSA (rappresentante sindacale aziendale) - garantisce tramite incontri periodici di misurare i KPI di performance, volti al miglioramento costante delle condizioni dei lavoratori.

Fonte: Ufficio Stampa Gruppo Agribologna