IV Gamma, dopo il recupero la doccia fredda

A settembre torna in territorio positivo, ma ora arriva il mini lockdown

IV Gamma, dopo il recupero la doccia fredda
Un lento recupero, il segno meno che - settimana dopo settimana - si riduce sempre più, poi la tanto attesa virata: le vendite di IV Gamma, almeno a volume, finalmente balzano in territorio positivo. In questa fase cruciale arriva però la doccia fredda del nuovo mini lockdown, che potrebbe smorzare il recupero della categoria, tra una nuova spinta allo smart working e un ritorno a fare la spesa meno frequentemente, entrambi fattori che non favoriscono gli acquisti di prodotti servizio. La categoria, però, questa volta deve farsi trovare pronta con azioni di comunicazione e strategie commerciali per non perdere ancora terreno, capitalizzare gli sforzi degli ultimi mesi e mettere a punto un'offerta convincente per il consumatore. Anche sulle ciotole, la referenza più colpita dai cambiamenti di consumo dettati dal Covid. Non dimentichiamo che IV e V Gamma sono la "cassaforte del reparto ortofrutta" per via della marginalità nettamente superiore a quella media, la categoria merita quindi grande attenzione nelle politiche commerciali dei distributori e delle aziende produttrici.



Ma avvolgiamo il nastro e diamo uno sguardo all'evoluzione dei prodotti servizio del reparto ortofrutta (IV-V Gamma) nel corso del 2020. Con la pandemia la IV-V Gamma è probabilmente la categoria che ha più sofferto nel reparto, e sicuramente una tra quelle più in difficoltà nel negozio. Dopo il profondo rosso della primavera - durante e subito dopo il lockdown - con la fine progressiva dell’estate si nota un ridimensionamento della perdita per IV-V Gamma (escludendo i piatti pronti del Fresco) con addirittura una performance positiva (solo a volume) nel mese di settembre. È ovvio che, in un periodo così duro e per una categoria così importante, qualcosa si doveva fare ed i distributori hanno agito sulla leva prezzo per invogliare all’acquisto. Difatti in ogni mese il mix prezzi medi è sempre negativo e questo sembra aver sortito effetto verso la fine dell’estate (già da agosto) con il progressivo ritorno ad abitudini più vicine alla normalità. Tuttavia, il saldo da gennaio è pesante: in perdita nelle vendite a valore (-8,5%) e nettamente negativo a volume (-5%).



Le performance di settembre, il mese della virata in positivo a livello di volumi, meritano però un approfondimento, spacchettando la IV-V Gamma nelle famiglie che la compongono. Si nota chiaramente come i prodotti più basici siano quelli che hanno tenuto in piedi la baracca: insalate mono (che pesano per un 40% delle vendite) e verdure da cuocere (6% di quota) hanno trend molto positivi, le mono soprattutto a volume.



Il resto dei prodotti, con una componente più di servizio, sono invece in forte perdita. Le referenze più in difficoltà - come durante la pandemia - sono l’insieme delle insalate arricchite (ciotole). Seguono verdure cotte, cruditè e frutta se consideriamo i volumi.
Le insalate miste, che sono la seconda famiglia prodotto come quota (35%), guadagnano a volume ma perdono a valore. In questo caso l’abbassamento dei prezzi ha avuto effetti positivi sulle rotazioni, ma con un ritorno in cassa esiguo.

Copyright 2020 Italiafruit News