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Premio Bella di Cesena alla famiglia Moretti per le fragole
L'edizione 2020 del premio "Bella di Cesena" è stato assegnato alla famiglia Moretti di Gattolino, in particolare ai fratelli Colombo, Gina e Arnaldo. La consegna, riporta Cesena Today, si è svolta giovedì sera presso l’agriturismo “I Bosconi” alla presenza di un numero contingentato di soci e invitati. A organizzare l’evento, come sempre, l’Associazione Terre Centuriate Cesenati guidata dal presidente Michele Ceccaroni.
“La famiglia Moretti rappresenta la parte laboriosa della nostra terra – ha detto Ceccaroni - legata a valori antichi e sani della nostra tradizione. I fratelli Colombo, Gina e Arnaldo sono custodi del territorio, innovatori in agricoltura, impegnati e attenti a quel accade attorno a loro. E, premiando loro, vogliamo simbolicamente conferire questo premio a tutte quelle famiglie di coltivatori che, con il proprio impegno e passione, hanno mantenuto e reso fertile la pianura centuriata cesenate”.
Questa la motivazione nella targa: “Premio Bella di Cesena 2020 a Colombo, Gina e Arnaldo Moretti. Per aver dedicato una vita allo sviluppo dell’ortofrutticoltura, in particolare alla fragola, con serietà e profondo rispetto del mondo rurale, figli della passione per la terra romagnola di cui sono uno straordinario esempio familiare”.
“Siamo estremamente emozionati per questo riconoscimento – hanno detto Colombo e Arnaldo Moretti – che non crediamo di meritare. I nostri genitori ci hanno trasmesso questi valori e noi abbiamo fatto tesoro dei loro insegnamenti. Per noi essere agricoltori non è un semplice lavoro, ma una missione da svolgere con dedizione, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, ringraziando ogni giorno per i doni che la terra sa darci”.
Fra gli invitati erano presenti anche alcuni ricercatori del settore frutticolo, fra cui Walther Faedi e Gianluca Baruzzi, i tecnici della cooperativa Agrintesa Valter Fiumana e Riccardo Montanari, il presidente dell’Organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia Nazario Battelli.
Faedi ha ricordato che “i Moretti già alla fine degli anni ’80 hanno aderito ai campi sperimentali per la ricerca di nuove cultivar, e presso la loro azienda abbiamo sperimentato migliaia di selezioni, giungendo spesso a nuove varietà che poi sono state diffuse in tutto il mondo. Noi eravamo la mente, loro il braccio operativo ma, con arguzia ed esperienza, molto spesso avevano un occhio davvero allenato per capire quanto noi quali fossero le migliori selezioni adatte alla coltivazione e quali da scartare”.
Fonte: Cesena Today