Attualità
Piccoli frutti, la Romagna resiste alle gelate
Agricola Brighi Umberto: «Piante reattive e prodotti di qualità ma prezzi altalenanti»
Le gelate degli scorsi mesi non hanno lasciato tracce sui piccoli frutti coltivati in Romagna. “Sono prodotti molto resistenti alle basse temperature e non vengono danneggiati neanche dai freddi tardivi. Ci sono stati anni in cui gelate molto forti ad aprile hanno rovinato le coltivazioni ma non quest’anno, le piante sono state molto reattive”. A testimoniarlo a Italiafruit News è l’azienda agricola Brighi Umberto di Cesena, una realtà a conduzione familiare presente da oltre 60 anni sul territorio.
Alla coltivazione dei piccoli frutti, l’azienda ha dedicato 5 mila metri quadrati, perfettamente suddivisi tra campo aperto e serra. “Partiamo a maggio con le fragoline di bosco, a cui seguono i lamponi, il ribes rosso e le more – dicono i produttori – per ora sono tutti frutti di qualità perché ci sono state poche piogge”.
E aggiungono: “Quest’anno abbiamo allargato la copertura sulle fragoline di bosco, con l’intento di portare in futuro tutti i prodotti a copertura: in campo aperto c’è sempre una percentuale di rischio derivata dalla pioggia unita al vento e alle gelate, per questo preferiamo orientarci sulle coltivazioni in serra”.
L’azienda vende i suoi prodotti in cassette da circa un chilogrammo, che distribuisce al mercato ortofrutticolo di Cesena e a qualche cliente privato tramite la consegna a domicilio.
I prezzi dei piccoli frutti sono abbastanza altalenanti: “Siamo sui 15-20 euro al chilogrammo – commentano dall’azienda – ma sono quotazioni sempre determinate dalle quantità presenti sul mercato, che variano di giorno in giorno. Per esempio, negli ultimi anni il mirtillo è tendenzialmente diminuito di valore perché è aumentata la sua produzione. Al momento, i frutti più apprezzati sono i lamponi e i mirtilli”.
Ad integrare la produzione locale, anche i piccoli frutti piemontesi e del Trentino, che rappresentano circa il 20% della merce.