Caro prezzi, tornano le polemiche

Codacons accusa, Confali e grossisti non ci stanno. Tensione al mercato di Siracusa

Caro prezzi, tornano le polemiche
Caro prezzi, gli ortaggi tornano nel mirino dei media. Ad accendere la miccia ha pensato il Codacons, che venerdì ha chiesto l’intervento dei Nas contro le speculazioni sui listini:  “Si fanno sentire gli effetti del coronavirus sui prezzi al dettaglio - afferma l’associazione in una nota - Da più parti arrivano segnalazioni dei consumatori che denunciano sensibili rialzi dei prezzi dell’ortofrutta presso mercati, supermercati e negozi di generi alimentari”. Un monitoraggio del Codacons avrebbe evidenziato “forti variazioni al rialzo dei listini per una moltitudine di prodotti”: “Rispetto al primo marzo scorso il record del rincaro spetta ai cavolfiori, che sul mercato all’ingrosso hanno subito un vertiginoso aumento del +233%. Raddoppiato il prezzo delle carote, che passano da 0,40 a 0,80 euro al kg, mentre per zucchine e broccoli gli incrementi superano l'80%. Più contenuti i rialzi per la frutta, dove al momento i rincari più sensibili si registrano per le arance, i cui prezzi all’ingrosso sono aumentati del 44,4%”.



Alla base degli aumenti dei prezzi però non ci sono (fatte salve alcune eccezioni) fenomeni speculativi. Ma il j-accuse del Codacons ha trovato ampio spazio sui media nazionali. Immediata la reazione di Confali, l’organismo di coordinamento della filiera agroalimentare di Confcommercio che conta 65 mila imprese associate e circa 400 mila addetti: “Ci troviamo costretti a smentire e rettificare le notizie circolate nelle ultime ore sugli aumenti di prezzo legati al settore frutta e verdura”, ha sottolineato nel weekend la coordinatrice Donatella Prampolini.

“Gli aumenti su alcuni prodotti come cavoli e broccoli sono dovuti al troppo caldo delle scorse settimane che hanno anticipato la produzione, mentre asparagi e zucchine sono aumentati in conseguenza del brusco calo della temperatura degli ultimi giorni e alla successiva riduzione della produzione. Su altri prodotti come insalate, pomodori a grappolo tondo, melanzane e fragole - ha messo in chiaro Confali - registriamo prezzi bassi rispetto alla media stagionale”.

“Non è il momento di fare polemiche e la situazione drammatica che sta attraversando il nostro Paese impone a tutti di usare la massima responsabilità evitando di lanciare ulteriori inutili allarmismi”, la puntualizzazione della Prampolini.


Donatella Prampolini

Per Corrado Di Silverio, operatore grossista del Centro Agro-Alimentare San Benedetto del Tronto, certe notizie “non fanno altro che creare un inutile allarmismo e muovono accuse infondate ad un intero settore che in questo momento è impegnato al massimo per continuare a garantire l’approvvigionamento nei negozi”. “Essere accusati di speculazione in questo momento ci ferisce: non ci consideriamo degli eroi ma comunque ogni giorno rischiamo e ci esponiamo a reali pericoli per portare avanti la filiera. Ci ritroviamo a leggere commenti da parte di persone che del settore poco o nulla sanno. Si parla di produzioni senza conoscerle. Ci si accusa di aumenti indiscriminati senza conoscere il ciclo produttivo, senza valutare la rotazione delle coltivazioni in campagna, senza confrontarsi e chiedere spiegazioni a chi il settore lo vive e lo conosce”.

E aggiunge: “Perché non si dà lo stesso peso alla grave situazione dei produttori di fragole del Metapontino con produzione non accolta dal mercato e destinata alla distruzione? Basta speculare su chi ogni giorno investe, lavora e vive di questo mondo! Basta parlare senza conoscere le dinamiche del settore! E' una caccia alle streghe che fa del male al produttore, al commerciante ma soprattutto al consumatore finale”. 


Di Silverio fa riferimento a concetti quali stagionalità e meteo e conclude affermando che “mai come ora il settore sta rispondendo con responsabilità, impegno e massimo sforzo: gli italiani hanno ridato un ruolo centrale al prodotto fresco, alla genuinità e ai sapori che il nostro Paese riesce ad esprimere. C’è stata una richiesta importante di ortaggi, frutta e verdura che ha messo in difficoltà la rotazione delle produzioni ma la filiera tutta sta garantendo una pronta risposta; i produttori italiani si sono già organizzati per far fronte alle esigenze del mercato. Siamo un settore unito, mai come ora al servizio del Paese e insieme ne usciremo più belli di prima”.

Agitazione ieri, intanto, al mercato ortofrutticolo di Siracusa. Dalle prime ore della mattina si è svolta una protesta, legata all’andamento dei prezzi dell’ortofrutta. Sul posto, le forze dell’ordine. Alcuni operatori che vanno a rifornirsi di frutta e verdura per i loro banchi si sono lamentati di un sensibile incremento. Il Comune ha avviato dei controlli, dai quali fino a ieri non sembrava fossero emerse particolari anomalie.

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