Nocciole in guscio, i prezzi schizzano in alto

I produttori della Tuscia stanno guadagnando fino a otto euro punto resa. I listini

Nocciole in guscio, i prezzi schizzano in alto
In Italia i prezzi delle nocciole in guscio conferite dai produttori agricoli a cooperative ed organizzazioni commerciali sono in progressivo rialzo, come conseguenza della riduzione dell'offerta disponibile sul mercato. 

Nella Tuscia, per esempio, da qualche giorno la Cooperativa dei produttori Copront di Ronciglione (Viterbo) ha alzato le quotazioni franco-conferimento delle nocciole romane fino agli otto euro punto resa, che si stanno garantendo ai prodotti giudicati di prima fascia, con percentuale massima di cimiciato pari al 3%. Raggiungono valori ancora più elevati i prezzi massimi stabiliti dalla Bio Nocciola Srl di Carbognano (Viterbo) per il raccolto 2019 di nocciole romane. Le partite di "Fascia oro", senza marcio e con cimiciato fino al 2%, si stanno infatti pagando 8,1 euro punto resa.



Le quotazioni di mercato, in questa fase, sono influenzate in maniera positiva dalle politiche della Tmo, azienda del ministero dell’Agricoltura turco che non ha ancora cominciato a vendere le grandi quantità di nocciole conservate nei propri magazzini. Un eventuale avvio della commercializzazione potrebbe deprimere i prezzi medi in tutti i mercati del mondo.

Intanto i valori dei prodotti sfusi sono schizzati anche sui banchi della grande distribuzione nazionale. A questo proposito, le nocciole piemontesi di Albalanga stanno raggiungendo quasi i 10 euro il chilo. Un prezzo altissimo, come testimonia la foto qui sotto pubblicata che è stata scattata nei giorni scorsi in una catena di supermercati del Piemonte.



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