Attualità
«Sviluppo sostenibile, ma il focus non sia solo il prezzo»
Tavola rotonda con la Gdo sul Rapporto Marca: le nuove sfide
La Marca del distributore, per le insegne, si sta trasformando. Sta diventando sempre di più brand, arricchendosi di valori (e valore). Tra questi spicca la sostenibilità: se ne è parlato ieri a Marca, in una tavola rotonda moderata dal giornalista di La Repubblica, Luigi Gia. Il confronto tra Pietro Poltronieri (responsabile Pl Crai), Lucio Fochesato (direttore generale Despar) e Giovanni Panzieri (direttore Mdd Carrefour Italia), ha fornito spunti di riflessione per capire come indirizzare lo sviluppo della Marca del distributore.
"Abbiamo capito che c'è fame di sostenibilità: il 50% dei consumatori dichiara di essere disponibile a sostituire le proprie scelte a fronte di packaging alternativi alla plastica, ma chi va a sostenere questo costo? Alcuni consumatori sono disponibili a sostenerlo, altri ritengono sia un dovere della filiera di adattare le proprie scelte affinché vadano verso questa sostenibilità. Con questo il consumatore ci dice di non essere troppo soddisfatto. Il pack sostenibile può diventare un valore importante per la Mdd, che deve essere gestita come una marca e come tale avere dei valori: sicurezza, trasparenza, e sostenibilità".
Da parte sua Fochesato ricorda come Despar abbia rinnovato il suo impegno per una proposta alimentare improntate al benessere, per esempio con la riduzione degli zuccheri. Il direttore generale dell'insegna, poi, si rivolge agli Mdd partner, ricordando che "siamo tutti dalla stessa parte".
La sostenibilità ha diversi aspetti, molte sfaccettature, quindi tante strade per perseguirla. Sul fronte della lotta agli sprechi alimentari, per esempio Carrefour si impegna per dare una seconda vita ai prodotti vicini alla scadenza. Lo fa, come spiega Panzeri, "attraverso le nostre gastronomie, anche per l'ortofrutta: proponiamo macedonie, oppure sughi e preparazioni. In ogni pdv abbiamo individuato e formato degli ambasciatori antispreco, che dialogano e contattano il cliente, cercando di istruirlo. Deve nascere un tavolo di lavoro sulla sostenibilità - conclude - il cui focus non sia quello del prezzo".
Un tavolo dove sviluppare l'approccio di filiera per dare risposte al consumatore e mettere sullo scaffale un prodotto Mdd sempre più aderente alle esigenze del cliente.
"Abbiamo capito che c'è fame di sostenibilità: il 50% dei consumatori dichiara di essere disponibile a sostituire le proprie scelte a fronte di packaging alternativi alla plastica, ma chi va a sostenere questo costo? Alcuni consumatori sono disponibili a sostenerlo, altri ritengono sia un dovere della filiera di adattare le proprie scelte affinché vadano verso questa sostenibilità. Con questo il consumatore ci dice di non essere troppo soddisfatto. Il pack sostenibile può diventare un valore importante per la Mdd, che deve essere gestita come una marca e come tale avere dei valori: sicurezza, trasparenza, e sostenibilità".
Da parte sua Fochesato ricorda come Despar abbia rinnovato il suo impegno per una proposta alimentare improntate al benessere, per esempio con la riduzione degli zuccheri. Il direttore generale dell'insegna, poi, si rivolge agli Mdd partner, ricordando che "siamo tutti dalla stessa parte".
La sostenibilità ha diversi aspetti, molte sfaccettature, quindi tante strade per perseguirla. Sul fronte della lotta agli sprechi alimentari, per esempio Carrefour si impegna per dare una seconda vita ai prodotti vicini alla scadenza. Lo fa, come spiega Panzeri, "attraverso le nostre gastronomie, anche per l'ortofrutta: proponiamo macedonie, oppure sughi e preparazioni. In ogni pdv abbiamo individuato e formato degli ambasciatori antispreco, che dialogano e contattano il cliente, cercando di istruirlo. Deve nascere un tavolo di lavoro sulla sostenibilità - conclude - il cui focus non sia quello del prezzo".
Un tavolo dove sviluppare l'approccio di filiera per dare risposte al consumatore e mettere sullo scaffale un prodotto Mdd sempre più aderente alle esigenze del cliente.
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