Agrumi del Gargano spazzati via dalla grandine

Chicchi grandi come monete da due euro. Il Consorzio dell'Igp: persa la prossima raccolta

Agrumi del Gargano spazzati via dalla grandine
Tre milioni di euro di perdite stimate per il mancato raccolto e danni ancora più pesanti sulle piante, lesionate da chicchi di grandine grandi almeno quanto monete da due euro. La filiera agrumicola del Gargano si lecca le ferite dopo il passaggio dell'ondata di maltempo che, nei giorni scorsi, ha compromesso le prossime raccolte di arance e limoni, attese per il mese di novembre.

"La grandinata ha interessato soprattutto l'Oasi Agrumaria che si estende su 800 ettari tra Rodi, Vico e Ischitella, ovvero tutti e tre i comuni che rientrano nel territorio dell'Igp" spiega Antonella D'Arnese, membro del Cda del Consorzio di tutela dell'Arancia Igp del Gargano e del Limone Femminello del Gargano Igp.

"Si registrano - prosegue D'Arnese - danni non indifferenti in quanto abbiamo perso i frutti e, in alcune zone, specie nelle campagne più alte, c'è stata una vera e propria defogliazione. Bisognerà attendere per valutare i danni strutturali sulle piante, mettendo in conto potature severe per ripristinare le branche danneggiate e conseguentemente diversi anni per raggiungere l'equilibrio vegetativo".

Le aziende agrumicole sono tenute a segnalare i danni subiti alle organizzazioni agricole e ai comuni per l'attivazione della richiesta dello stato calamità naturale. Nell'area si registrano gravi perdite anche per le colture del pomodoro, degli ortaggi in pieno campo e delle oliveNon è la prima volta, quest'anno, che il Gargano viene colpito da maltempo eccezionale. A febbraio, infatti, era stata la neve a mettere in ginocchio le coltivazioni locali. 

Ieri, nel frattempo, l’assessore pugliese alle Risorse agroalimentari, Leonardo di Gioia, ha fatto sapere che “la Regione avvierà sin da subito i controlli sul campo. La viabilità è stata gravemente compromessa e le campagne sono allagate: verificheremo il tenore dei danni per una richiesta di declaratoria dello stato di calamità. Siamo in contatto - prosegue di Gioia - con i Comuni e le Associazioni di categoria che monitorano costantemente il territorio. Non appena l’allerta meteo sarà rientrata avremo un quadro dettagliato dei danneggiamenti ai campi, alle produzioni e alle strutture agricole”.

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